A2 - Rimini domina al PalaMangano e ferma la corsa di Scafati
La Dole Rimini ferma la corsa della Givova Scafati che al PalaMangano manca l'appuntamento con la terza vittoria di fila. In Campania è la squadra di coach Sandro Dell'Agnello ad avere la meglio con una prestazione maiuscola, iniziata con i 31 punti nel primo quarto passando per un vantaggio di +26 all'intervallo sul 31-57. Strada sempre in salita per Scafati che nel terzo periodo è riuscita solo a limitare i danni: 79-92 il risultato finale. Scafati va 8-8 in stagione, e le passa avanti proprio Rimini che sale a 9-6 grazie ai 20 punti di Pierpaolo Marini, i 19 di Davide Denegri, i 17+9 di Mark Ogden ed i 16 di Tomassini. Non bastano 25 di Caleb Walker dall'altra parte.
La partita. Partenza con un break devastante degli ospiti: un parziale di 8-0 guidato da un indiavolato Denegri ha portato Rimini in fuga sul 10-18, consolidando il vantaggio fino al +12 (19-31) alla prima sirena. La crisi di Scafati si è aggravata nel secondo quarto, con la squadra campana fuori giri, penalizzata da troppe palle perse e poca concretezza al tiro, mentre Rimini, con Marini in evidenza, ha continuato a macinare gioco, toccando il massimo vantaggio di +27 sul 30-57, e chiudendo il primo tempo sul 31-57. Nonostante un cambio di mentalità e una reazione di orgoglio guidata da Mascolo e Walker al rientro dagli spogliatoi, che ha permesso di ridurre il gap fino a -14 nel quarto periodo (63-77), la rimonta della Givova è stata frenata anche da decisioni arbitrali controverse (tre falli tecnici a Caroti e Vitucci), e l'inerzia si è definitivamente spenta negli ultimi minuti, consentendo a Rimini di gestire il finale e conquistare la vittoria con il punteggio di 79-92.
Givova Scafati – Basket Rimini 79-92 (19-31, 12-26, 25-18, 23-17)
Givova Scafati: Walker 25, Chiera, Iannuzzi 5, Mollura 9, Allen 6, Italiano 6, Mascolo 12, Pullazi 11, Caroti 5, Fresno.
Dole Basket Rimini: Leardini 2, Tomassini 16, Denegri 19, Sankare, Marini 20, Ogden 17, Pollone 3, Della Chiesa n.e., Simioni 10, Camara 5.