A2 - Estra Pistoia aspetta Cividale alla Lumosquare, il preview con coach Sacripanti
Dopo la prima assoluta nel giorno dell’Immacolata con la trasferta di Forlì, il neo coach dell’Estra Pistoia Basket Stefano Sacripanti ha avuto una intera settimana di allenamenti per presentarsi, lui assieme alla squadra, all’appuntamento della Lumosquare per il primo match fra le mura amiche. Palla a due alle ore 18 contro la Ueb Gesteco Cividale del Friuli per la 17° giornata di Serie A2 Lnp 2025/26, ultimo incontro casalingo del 2025 per i biancorossi visto che poi l’anno – e il girone d’andata – si chiuderà con le trasferte di Brindisi e Rimini (Match Sponsor Stilauto; prima della palla a due verrà consegnato a Jazz Johnson il premio di “Team Player of The Month” di novembre come votato dai nostri tifosi; arbitreranno la partita Giovannetti di Macerata, Nuara di Treviso, Fiore di Napoli).
Come detto dal tecnico canturino al termine della sfida di Forlì, per Saccaggi e compagni c’era necessità di incrementare il lavoro in palestra per farsi trovare pronti in campo alla domenica e affrontare al meglio le difficoltà che si presenteranno.
“Abbiamo rivisto la partita per analizzare le problematiche che sono emerse, fra difesa, attacco per restringere le nostre regole in difesa, cercando di capire come mai nell’ultimo quarto abbiamo fatto soltanto otto punti – commenta coach Sacripanti – A Forlì abbiamo giocato una buona pallacanestro per 30′, sapendo di aver fatto errori, mentre per i restanti ci siamo lasciati andare a individualità, stanchezza e idee poco chiare, pagando tutto questo in maniera eccessiva per quanto espresso. Però, mi sono portato via, da un lato, la felicità rappresentata dal fatto che quello che avevo chiesto e provato è stato eseguito e, dall’altro lato, che per 10′ non sono riuscito a trovare la giusta chiave per evitare alla squadra di sfaldarsi, offensivamente parlando.
La mole di lavoro in questa settimana è stata importante, con accorgimenti fatti a più riprese, e quindi vedremo se facendo così saremo più quadrati o meno: magari queste non saranno le partite per testarci a pieno, ma giochiamo in casa nostra e quello che posso dire già adesso è, che per l’impegno, tutti i giocatori stanno facendo tutto ciò che è nelle loro possibilità per arrivare ad ottenere dei miglioramenti. Proprio a livello di allenamenti abbiamo modificato qualcosa, spostando le sedute di squadra al pomeriggio allontanandole dai momenti più atletici e di lavoro individuale, per accrescere anche l’attitudine alla fatica dal punto di vista mentale: non ho riscontrato delle mancanze a livello fisico, ma penso che sia necessario essere pronti ad allungare l’intensità degli allenamenti per far fatica fino in fondo, con più lavoro. Anche il giocare sotto stress fisico per più tempo penso sia importante”.
Va anche detto che il match in programma questa domenica alla Lumosquare è di quelli tosti e complessi: Cividale è reduce da sei vittorie consecutive (8 vinte nelle ultime 9), da diverse stagioni è oramai una realtà consolidata della A2 mettendo in mostra giovani pronti a spiccare il volo. Di sicuro non mancherà l’atletismo e i ritmi alti, questioni sulle quali l’Estra Pistoia in questa partita dovrà lavorare particolarmente tosto.
“Cividale arriva qui con tantissima fiducia di qualsiasi cosa stiano facendo, ho visto alcune loro partite e davvero gli riesce tutto – aggiunge il tecnico biancorosso – ci si sofferma molto sul modo che hanno di fare canestro dove, chiunque tiri, la butta dentro. E’ ovvio che in questi giorni tutti hanno parlato della prestazione di mercoledì di Francesco Ferrari e, vedendola, in alcune circostanze ha avuto maggiore libertà ma si è anche preso conclusioni andate dentro perché c’è grande fiducia, così come da parte dei suoi compagni. Tutto questo gli riesce perché difendono bene e, per me, il giocatore più importante di Cividale è Freeman che mette in campo energia che esalta gli altri. Mi auguro di essere anche io più bravo rispetto a Forlì, essendo arrivato da pochi giorni, nel riuscire a far si che la squadra prenda dei tiri corali per 40′ e, in quel modo, possiamo essere più bilanciati e feroci in difesa. Spesso si dice, nel basket, che per un buon attacco si parte dall’ottima difesa, io dico in questo frangente di fare al contrario.
Equilibri di squadra e mercato? Parto dal presupposto che andiamo ad affrontare un periodo non facile nel campionato, con una striscia di match che non sono semplici: credo che non dovremo commettere l’errore che, se si perde, bisogna cambiare qualcosa per forza. Possiamo cambiare se la prestazione è di basso livello: se giochi bene, anche se il risultato non arriva, ma producendo buona pallacanestro, allora vuol dire che in due settimane hai costruito qualcosa in più e si vede una crescita. Il momento di Knight? Mi sembra un buon giocatore: in questi giorni ho modificati alcuni giochi offensivi in modo che possa essere più partecipe con la palla in mano e che la squadra possa anche coinvolgerlo maggiormente. Anche in settimana ha fatto un allenamento da giocatore di alto livello e poi, magari, tende a sparire: la mia preoccupazione essenziale, adesso, è nel metterlo al suo posto e a suo agio. Eventuali altri discorsi li affronteremo con la proprietà e il DT”.