The FIBA-Euroleague War: per il potere e per i soldi. Tutta la verità sulla guerra mondiale dello sport professionistico

23.03.2016 00:36 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
The FIBA-Euroleague War: per il potere e per i soldi. Tutta la verità sulla guerra mondiale dello sport professionistico

Money, money, money. Cosa c'entrano con la pallacanestro personaggi come Karl-Heinz Rummenigge, Andrea Agnelli (Juventus), Gandini (Milan), Jimenez (Real Madrid), Giner (Cska Mosca), Bartomeu (Barcellona), Aulas (Lione), Van der Sar (Ajax), Giannikos (Olympiacos), Lawwell (Celtic Glasgow)? Tutti importantissimi dirigenti calcistici dell'ECA, l'European Club Association. Quelli che hanno inventato la Superliga, il campionato di calcio continentale tra i super club europei che dovrebbe garantire tanti soldi da pubblicità e televisioni e zero rischi perchè la partecipazione non sarebbe più legata ai risultati sportivi nazionali - dove ogni due/tre anni clubs come Chelsea, Arsenal, le due Manchester per fare qualche esempio corrono il rischio di non qualificarsi - ma ad una elite europea che comprenderebbe attuali squadrette come Milan ed Inter, che in Italia arrancano in questi anni nelle retrovie mentre nei loro paesi Bayern, Real Madrid e Barcellona sono sempre al top.

The power and the glory. Bertomeu e la IMG non hanno inventato nulla, hanno preso il progetto della ECA, così simile alla NBA e lo hanno trasportato alla pallacanestro. Sport? Spettacolo? Sogno? Di cosa stiamo parlando? sia dal punto di vista di Euroleague Basketball che da quello di FIBA Europe parliamo solo ed esclusivamente di potere e denaro. CIO e FIFA stanno guardando a cosa sta succedendo nel mondo del basket con lo strappo finale. Se Bertomeu dovesse uscire vincitore del braccio di ferro nel 2018, alla scadenza dell'attuale contratto televisivo del football europeo, la Superliga diventerebbe una realtà con un pugno di clubs a dividersi una torta miliardaria di fronte a squadre come il Leicester che, pur vincendo il campionato nazionale vedrebbero morire il sogno della Champions. Con l'inganno del format subito. Schiacciati dalle differenze di fatturato nel giro di pochissime stagioni.

Ancora Potere. Il CIO comanda sullo sport mondiale con padronanza assoluta; solo la NBA si è ritagliata una fetta di indipendenza importantissima perchè ha avuto il tempo e la possibilità di crescere finanziariamente e quindi non dipendere da nessuno. La FIFA senza la Champions, la FIBA senza l'Euroleague sarebbero due ectoplasmi senza potere, ed è quindi ovvio che le ambizioni di Bertomeu, per il presidente Muratori ma anche per il presidente Malagò del CONI non devono in nessun modo essere soddisfatte.

Ancora Soldi. La IMG, sponsor del progetto Euroleague Basketball, investirà 872 milioni di euro in 10 anni, di cui 363 di minimo garantito ai club, 267 per promozione ecc, e i restanti 242 di business share che dovrebbero essere divisi tra i club. Basketball Champions League non sarà da meno. Risultato ad oggi: da una parte un torneo con i club più importanti, qualcosa cioè che non vada a sostituire i campionati ma che sia allo stesso tempo più interessante della Champions attuale; dall’altra un torneo che premi la meritocrazia, ma probabilmente senza le big.

Eurocup punto di svolta. E qui si innesta il tentativo della FIBA di far franare la terra sotto i piedi di Bertomeu. La prima mossa è quella di impedire il decollo di Eurocup, il serbatoio per la coppa più importante ma soprattutto il grimaldello per togliere importanza alla Champions League e lasciarla marcire come terzo torneo continentale per Bertomeu. Di fronte al suadente progetto di creare un gruppo di società di serie B che si sta coagulando con la prospettiva di soldi sicuri per un triennio, la risposta è stata tranchant: deferimenti, minacce di espulsione, ritorsioni contro le Nazionali di paesi come Italia e Francia che la qualificazione olimpica non ce l'hanno in tasca. Alle altre si penserà dopo anche perchè le 11 sorelle della licenza A di Euroleague il permesso per partecipare l'hanno ottenuto prima dell'acuirsi della guerra e fino a scadenza saranno pressochè intoccabili.

Format 2016-17. Se dalla finale di Eurocup non dovesse uscire una formazione in grado di passare al format principale, e se FIBA riuscirà a bloccare qualsiasi inserimento a colpi di wild card per arrivare a 16 squadre, la prossima stagione per Bertomeu comincerebbe già monca. Minor numero di partite, minori incassi. IMG subito con irreversibili conti in rosso e puff! il castello solido si trasformerà in sabbia ultrafine... e il CIO riaffermerà il suo potere su quasi tutto lo sport mondiale e il board dell'ECA - ricordate quei nomi calcistici in cima all'articolo? - rimetterà i suoi sogni nel cassetto attendendo tempi migliori. Ah, a ottobre si rinnoveranno i contratti quadriennali con gli sponsor olimpici: qualcuno potrebbe ritrovarsi messo alla porta per l'appoggio troppo sfacciato al caudillo di Barcellona. Business as usual!

E noi? Giunti alla fine di questa saga truculenta possiamo solo chiederci se i tifosi di Cantù o di Varese devono smettere di sognare che un giorno novelli Marzorati o D'Antoni possano alzare nelle loro mani un'altra Coppa dei Campioni. Possiamo solo chiederci se i tifosi di Avellino o Brindisi devono smettere di sognare di vedere la loro squadra giocare per la Champions. Chi scrive il suo sogno da tifoso l'ha già visto realizzato, ed è stato un sogno bellissimo e non si sente di negarlo a nessuno. Non hanno diritto i tifosi del Leicester di sognare il Bayern Monaco o Cristiano Ronaldo nella loro città? Certo trasformazioni profonde stanno attraversando la pallacanestro non solo italiana. Si discute oggi come non mai di sponsor mirati, bacini di utenza, consorzi di aziende, ricavi adeguati. Non solo di sviste arbitrali, passi non fischiati, timeout ignorati. Ma con una Superliga riservata a 16 super team esclusivi per chi si dovrà fare il tifo? Gli avellinesi andranno verso il verde-Pana o il verde-Zalgiris?