Mason Rocca: «Banchero non sembrava molto interessato, DiVincenzo vuole giocare con l'Italia»

Mason Rocca: «Banchero non sembrava molto interessato, DiVincenzo vuole giocare con l'Italia»
© foto di Doniselli/Ciamillo

Italo-americani nella Nazionale azzurra: Mason Rocca è l'ultimo grande interprete e la vicenda di Donte Divincenzo, che attende dopo la delibera del Consiglio dei Ministri l'approvazione del Presidente della Repubblica Mattarella per avere quel passaporto che gli spalancherebbe la convocazione di Pozzecco agli Europei con prospettiva Olimpiadi di Los Angeles 2028 - la massima aspirazione per un paisà - riporta alla mente ricordi indelebili. Ecco l'ex centro dell'Olimpia Milano nell'intervista concessa a Tuttosport.

Punto culminante. "Per me indossare la maglia azzurra è stato il punto culminante della carriera. Ho giocato i Mondiali con la nazionale ed è stato molto emozionante, perché l'Italia per me è stata una parte fondamentale della vita: i miei figli sono nati lì, sono andati a scuola in Italia e parlano italiano. Mio fratello vive lì, ho tanti amici, tra cui Lupo Rossini (oggi scout dell'Olimpia Milano) e poi ho casa a Jesi, quindi tomo sempre molto volentieri. Ci sono stato anche recentemente."

2006, Italia-Cina: marcare Yao Ming! "Sapevo che aveva 30 centimetri più di me, perciò, sapevo che l'unico modo per rallentarlo era farlo diventare "matto" marcandolo davanti, dietro e cercando di superarlo in attacco con la mia velocità. Andò bene per l'Italia, ma alla fine lui segnò comunque 30 punti."

Divincenzo, consigli per ambientarsi. "Non conosco benissimo gli altri giocatori dell'Italia, ma credo che per un oriundo come lui, com'è stato anche per me, la cosa importante sarà la voglia d'imparare e d'inserirsi nel gruppo perché l'atteggiamento sarà fondamentale. Mi ricordo la questione con Pàolo Banchero, ma lui non sembrava in realtà molto interessato a indossare la maglia dell'Italia, mentre DiVincenzo sembra diverso e sta dimostrando di aver voglia di giocare. Questa è la chiave, non fermarsi a pensare al fatto che magari gioca in NBA e guadagna 20 volte quanto i suoi futuri compagni. In nazionale bisogna giocare di squadra e avere l'atteggiamento giusto, è la cosa più importante, anche più dell'aspetto tecnico."