NBA - Protocolli sanitari: stretta verso i non vaccinati negli USA. In Italia?

NBA - Protocolli sanitari: stretta verso i non vaccinati negli USA. In Italia?

La recrudescenza invernale del Covid-19 e la comparsa della variante "Omicron" rendono più stringenti i protocolli sanitari per gli sportivi negli Stati Uniti e la NBA non fa eccezione. Come annuncia via Twitter Shams Charania, a partire dal 17 dicembre i giocatori NBA che non hanno ricevuto la dose di richiamo del vaccino saranno soggetti a test il giorno della partita. Inoltre, il 17 dicembre, il personale della squadra che non ha ancora ricevuto il potenziamento non potrà più interagire con i giocatori, viaggiare con la squadra o continuare come livello 1.

In Italia dal monitoraggio settimanale del Ministero della Salute emerge un aumento complessivo dei casi di Covid-19 nelle ultime sei settimane, e in special modo tra i non vaccinati. Non sono previste al momento misure specifiche per chi fa sport ma, come si legge nel report ministeriale, "una più completa copertura vaccinale in tutte le fasce di età raccomandate, il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo nelle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali vigenti, in particolare gli ultraottantenni e le persone più fragili, rappresentano gli strumenti principali per prevenire significativi aumenti di casi clinicamente gravi di COVID-19 e favorire un rallentamento della velocità di circolazione del virus SARS-CoV-2.

In considerazione dell’attuale trend epidemiologico e della contemporanea circolazione di altri virus respiratori come l’influenza, si sottolinea l’importanza di rispettare rigorosamente le misure raccomandate sull’uso delle mascherine, del distanziamento fisico - prevenendo le aggregazioni - e dell’igiene delle mani".