CorSera: «Olimpia, è fuga di talenti. Dal gigante Suigo a Garavaglia»

«Olimpia, è fuga di talenti. Dal gigante Suigo a Garavaglia», titola il Corriere della Sera. Francesco Sessa fa il punto su quelli che sono stati gli addii: "C'era una giovane Olimpia Milano che vinceva e tanto tra gli «Under», una doppietta memorabile nel 1977 e 1978: due titoli consecutivi allora Juniores, con protagonisti futuri membri della Hall of Fame del club: Franco Boselli e Vittorio Gallinari. Oltre a Dino Boselli, Francesco Anchisi, Valentino Battisti, Carlo Fabbricatore, Enrico Tana, tutti giocatori che avrebbero poi indossato la divisa dell'Olimpia in serie A. La storia si è ripetuta, ma rischia di essere monca", scrive Sessa.
Gli addii
"I gioiellini biancorossi guardano altrove, sono ambiziosi, inseguono borse di studio e sognano l'America, più di quanto potessero fare i loro predecessori. Il basket è senza confini, gli Stati Uniti sono l'Eden. A un giovane con un progetto di grandezza, l'Italia sta stretta". Ed ecco che da Milano sono partiti Luigi Suigo e Diego Garavaglia, che hanno scelto rispettivamente i serbi del Mega Basket e i tedeschi del Ratiopharm Ulm per mettersi alla prima in prima squadra. "Avranno più spazio di quanto ne avrebbero avuto a Milano e sperano di aver trovato un ponte verso gli Stati Uniti, con l'ambizione di essere scelti al prossimo Draft per un posto in Nba". Mentre Achille Lonati è approdato in NCAA alla St.Bonaventure. Si metterà subito alla prova in America come Omar Kareem (marocchino del 2007, andrà a Kansas), Leonardo Van Elswyk (nato a Londra nel 2006 ma italiano), e Jacopo Alberti, che ha scelto Virginia University.
Ritorno a casa in futuro?
La speranza dell'Olimpia, come già detto da coach Messina, è che al termine di queste esperienze, alcuni di questi ragazzi torneranno in pianta stabile nella prima squadra di Milano. "Per tutti gli altri, beh: un grosso in bocca al lupo e porte sempre aperte, perché da giovani sognare è un imperativo ma il basket oltreconfine sa essere spietato. Il ritorno a casa in futuro può essere un'opzione. Ma adesso è tempo di sognare in grande. Lontano dall'Italia e da Milano", conclude Sessa.