NBA - La Zona 3-2, l'arma segreta dei Cavaliers per disorganizzare i Pacers

Il miglior giocatore delle prime due gare della serie di semifinale playoff di Eastern Conference tra Cavaliers e Pacers, Tyrese Haliburton, è stato messo alle strette in gara 3 da Cleveland: ha infatti offerto una prestazione mediocre da 4 punti (2/8 al tiro con 0 triple) e 5 assist in 30'. Come è stato possibile? Coach Kenny Atkinson ha presentato una novità che ha spiazzato l'attacco di Indiana: una zona 3-2, ideale per tagliare fuori il playmaker di casa dai compagni di squadra, e limitare il movimento della palla.
"Faceva parte del piano di gioco. Abbiamo dovuto limitare i suoi passaggi e le sue penetrazioni. Lui è la forza trainante. Nelle prime due partite ha fatto quello che ha voluto" spiega Atkinson a proposito di Tyrese Haliburton, nella conferenza post partita. "Non sono solo i suoi punti: non appena tocca la palla, succede qualcosa di buono per loro. Abbiamo anche cercato di rallentare la loro transizione. In ogni occasione, gli è stato impedito di ricevere il passaggio alto. Non è perfetto, ma ci aiuta. Abbiamo giocato a zona per tutta la stagione, ma questa è stata un po' diversa. Perché questo? A causa del loro sistema con cinque giocatori molto larghi. Non potevamo usare la nostra zona classica, quindi ci siamo adattati per contrastare la loro spaziatura. La zona li ha disturbati molto. Li abbiamo limitati a 13 punti, credo. Abbiamo avuto dei problemi a causa dei falli, quindi dovevamo proteggere i nostri ragazzi con una difesa a zona. Abbiamo rischiato: abbiamo giocato con Darius a tre falli, poi lui ne ha preso un quarto, anche Donovan. Ma ironia della sorte, è stata l'area ad aiutarci."