NBA Cup: Thunder travolgono i Suns 138-89, record 24-1 e semifinale blindata
I Thunder si divorano i Suns come insaziabili conte Ugolino contemporanei: 138-89, un manifesto di superiorità che certifica il pass per il “last four” della NBA Cup e aggiunge un’altra riga negli annali, con un impressionante bilancio di 24 vittorie e 1 sconfitta dopo 25 partite.
La squadra di Mark Daigneault comanda da subito con intensità e precisione chirurgica, trasformando ogni possesso in un colpo inferto a una Phoenix incapace di reggere l’urto su entrambi i lati del campo. Il contesto è da gara senza storia: ritmo alto, esecuzioni pulite e vantaggio che lievita minuto dopo minuto fino a diventare irrecuperabile già nel primo quarto.
Per arrivarci, il campione in carica non ha perso tempo: rientra Shai Gilgeous-Alexander dopo l’assenza con i Jazz, ma è Cason Wallace a dettare il tono iniziale con l’intercetto su Collin Gillespie e il lay-up dopo 12 secondi. Mark Williams replica con una schiacciata su pick-and-roll e, per 23 secondi, le squadre restano appaiate: Phoenix non lo sa, ma sarà l’ultima volta della serata. Difesa asfissiante di Wallace, aggressività di “SGA” e Jalen Williams, poi la mano caldissima di Chet Holmgren dall’arco: Oklahoma City è già a pieno regime (17-7) e allunga con l’energia della panchina, dove Ajay Mitchell e Alex Caruso spingono il +20 dopo dieci minuti (36-16).
Phoenix prova a pescare la soluzione dal secondo quintetto: buoni minuti di Jordan Goodwin e Jamaree Bouyea riportano a -11 (45-34 al 16′), ma i Thunder puniscono ogni minimo calo e chiudono il secondo quarto con un festival da tre punti. Negli ultimi sei minuti della prima metà, Oklahoma City segna sette volte dietro l’arco e i Suns, già traballanti nonostante gli sforzi di Dillon Brooks, crollano all’intervallo sotto di 26 (74-48). La ripresa è la fotocopia: Holmgren domina, la difesa accelera, la transizione diventa un rullo; SGA (28 punti, 8 assist in 27′) ruba due palloni in fila e va al ferro, poi alza per Holmgren (24 punti, 8 rimbalzi, 3 stoppate in 25′) e il margine dilata a +36, con Grayson Allen espulso per un brutto gesto proprio sul lungo di OKC.
La seconda parte scivola verso l’umiliazione per Phoenix e verso la passerella per OKC: Ousmane Dieng si mette in mostra con 11 punti in un quarto periodo senza storia, mentre anche Branden Carlson trova ritmo e fiducia. Il divario tocca i 53 punti prima di rientrare, di poco, sotto le cinquanta “per l’onore”, ma il messaggio resta indelebile: il Thunder è in pieno controllo e si presenta alle semifinali di NBA Cup con lo status di corazzata quasi invincibile. Il resto ce lo diranno gli Spurs in semifinale a Las Vegas.