NBA - Warriors, lo scambio Kuminga ai Kings in un vicolo cieco

Jonathan Kuminga è al centro di una trattativa complicata tra Golden State Warriors e Sacramento Kings, che sembra destinata a naufragare. I Warriors chiedono una prima scelta non protetta al Draft in cambio del giovane congolese, mentre i Kings offrono Malik Monk e una scelta protetta, proposta che non soddisfa il front office di San Francisco. Il nodo principale è proprio Monk: il suo contratto da oltre 60 milioni fino al 2028 non convince i Warriors, che non lo ritengono utile né sostenibile dal punto di vista salariale. Coach Steve Kerr ha già un reparto guardie affollato, e Golden State vorrebbe girare Monk altrove, ma il suo scarso appeal sul mercato complica tutto.
Nel frattempo, Kuminga ha rifiutato due proposte di estensione: una da 45 milioni in due anni e una da 75 milioni in tre, entrambe senza opzioni a favore del giocatore. Il rischio è che accetti la qualifying offer da 8 milioni per un anno, con clausola anti-scambio, diventando free agent nell’estate 2026. I Warriors, però, sembrano più interessati a preservare flessibilità salariale per il 2027, quando scadranno i contratti di Curry, Butler e Green. In quest’ottica, Kuminga è visto come una pedina sacrificabile, ma solo a fronte di un ritorno adeguato. I Kings restano interessati, ma senza modificare l’offerta, lo scambio appare sempre più improbabile.