NBA - Tutti i dubbi di Golden State nel cercare di prendere Anthony Davis
Secondo quanto riportato da Marc Stein su The Stein Line lunedì 29 dicembre, i Golden State Warriors non stanno realmente cercando di arrivare ad Anthony Davis in vista della trade deadline 2025‑26. La franchigia ha sempre seguito con interesse il lungo dei Mavericks, ma le discussioni interne non sono mai sfociate in un tentativo concreto di scambio. Stein spiega che Golden State si trova davanti a ostacoli significativi: Davis ha 32 anni ed è appena entrato nel primo anno di un contratto triennale da 175 milioni di dollari, con player option per il 2027‑28. Per rendere possibile un’operazione del genere, i Warriors dovrebbero probabilmente sacrificare uno tra Draymond Green o Jimmy Butler, pilastri dell’attuale struttura tecnica, rischiando di compromettere gli equilibri della squadra.
Sul campo, Davis sta viaggiando a 20.5 punti, 10.9 rimbalzi e 2.8 assist in 16 partite, ma i problemi fisici avuti da quando è arrivato a Dallas rappresentano un ulteriore motivo di prudenza per Golden State. I Warriors, oggi all’ottavo posto a Ovest con un record di 16‑16, continuano a poggiarsi sul rendimento straordinario di Stephen Curry (28.9 punti di media), mentre Green contribuisce con 5.1 rimbalzi e 5.1 assist e Butler con 19.6 punti e 5.6 rimbalzi. Dall’altra parte, i Mavericks stanno vivendo una stagione complicata: il 12‑21 di record li colloca al 12° posto nella Western Conference. Davis è il miglior realizzatore della squadra, ma il supporto attorno a lui è stato altalenante, con Cooper Flagg a 19.5 punti di media e P.J. Washington a 15.7. Questa mancanza di continuità rende ancora più complessa qualsiasi trattativa, perché i Warriors dovrebbero cedere asset importanti per un giocatore dal contratto pesante e con qualche incognita fisica.
La prudenza di Golden State si inserisce in un contesto di Western Conference molto competitivo, dove Oklahoma City (27‑5) e San Antonio (23‑8) hanno già preso il largo. L’obiettivo dei Warriors è restare in corsa playoff senza intaccare il nucleo centrale formato da Curry, Green e Butler. Stein conclude sottolineando che l’interesse dei Warriors per Davis non è svanito, ma al momento non esiste alcuna iniziativa concreta a sei settimane dalla deadline. A meno di cambiamenti drastici, Golden State sembra orientata a puntare sulla crescita interna e sulla continuità del gruppo, evitando mosse rischiose e troppo costose.