Il vero vincitore della Summer League non è Cooper Flagg ma Yang Hansen

Cooper Flagg si è presentato da numero 1 alla Summer League, e come tale è stato trattato: dopo due prestazioni strepitose, infatti, i Mavericks lo hanno esonerato dal resto della manifestazione. Il numero 2, Dylan Harper degli Spurs, è stato frenato da un infortunio prima di cominciare e si è visto solo parzialmente. A San Antonio ha fatto più impressione l'undrafted David Jones Garcia che l'altro rookie Bryant Carter. Peggio ancora per il numero 3, VJ Edgecombe da Rutgers, che in campo ha lasciato il segno solo nella partita contro i Wizards. Così la prima pagina dei giornali se l'è presa il compagno di Flagg a Duke Kon Knueppel, che in un crescendo personale ha portato gli Hornets al titolo di Las Vegas. Il risultato sportivo è indubbiamente suo, ma quello mediatico è di un giocatore che nessuno si aspettava.
Il 20enne centro dei Blazers Yang Hansen ha scatenato la folla. I fan si sono recati a Las Vegas, così come i giornalisti cinesi, per venire a vederlo mentre Tencent, il colosso cinese specializzato in servizi web e mobile, sta preparando un documentario in dieci parti su di lui. Inoltre, 5,2 milioni di spettatori hanno guardato la partita di Portland contro Memphis in Cina su Tencent. Per non parlare della mania che si è esaltata sui social network. "Yang Hansen è forse il ragazzo più popolare di Las Vegas", ha detto Ronnie Burrell, l'allenatore dei Blazers nella Summer League. "Ho giocato in un altro paese e so cosa vuol dire essere straniero. Vedere il piacere con cui maneggia la popolarità, è impressionante. Io non ero in grado di farlo, eppure ero più grande di lui. Sono sbalordito."
E il diretto interessato? Eccolo ai microfoni con il sorriso sulle labbra. "Non mi dispiace l'attenzione dei media." La pressione è alta perché la Cina non ha un volto nella NBA da diversi anni dopo il ritiro di Yao Ming, per Yang Hansen un punto di riferimento molto vicino: "C'è molta pressione, questo è certo. Ma voglio mostrare ai cinesi che posso farcela. Lui mi ha chiamato prima che arrivassi negli Stati Uniti, per condividere alcune esperienze. Mi ha detto di godermi il cibo, le bevande, il sonno, tutto. Yao è un'icona del basket cinese. È unico. Sono solo un rookie e sento le aspettative. Yao Ming è il numero uno. In confronto a lui, sono solo polvere."