I Mavericks lanciano la stagione sbancando Denver nonostante la tripla doppia di Jokic

I Mavericks lanciano la stagione sbancando Denver nonostante la tripla doppia di Jokic
© foto di nba.com

A Denver, i Mavericks centrano un successo pesante 131-121 contro un Nikola Jokic da serata storica: 29 punti, 20 rimbalzi e 13 assist, ma Dallas risponde con fisicità, esecuzione e maturità nei momenti chiave. Dopo 12 minuti il quadro è nerissimo per gli ospiti: 41-27 Nuggets, con Jokic già a cifre da triple-double lampo (10-8-6) e Spencer Jones scatenato tra triple e alley-oop. La partita cambia quando Anthony Davis ritrova il suo livello: ben servito da Ryan Nembhard, riporta Dallas sotto la doppia cifra (60-51) e apre la rimonta; con Cooper Flagg a dare continuità, arriva il 9-0 del sorpasso (65-63) e all’intervallo è un incredibile 69-68 Mavericks. Dopo la pausa, Davis detta il tono con una stoppata su Cam Johnson, mentre Jokic risponde dall’arco “piantato nel cemento” e si gioca a scacchi possesso dopo possesso. Brutta notizia per Denver: Jamal Murray zoppica ed esce; Nembhard ne approfitta e diventa introvabile, trovando anche Flagg per la tripla del 93-91. Jokic, pur isolato, tiene in piedi i Nuggets che tornano avanti 104-102, ma l’inerzia è fragile e pronta a spezzarsi.

In avvio di quarto periodo Jones replica, ma Davis è in grande sera e tiene Dallas a contatto; poi la crepa: D’Angelo Russell affonda una tripla (115-112), imitato subito da Klay Thompson, congelando l’attacco di Denver. È il momento dei rookie: il duo Flagg–Nembhard firma un 11-0 che spinge i Nuggets a -12 (129-117) a meno di due minuti dalla fine, e la volata si chiude senza scossoni. Per Denver arriva la quarta sconfitta consecutiva in casa, segnale di vulnerabilità nonostante l’onnipotenza di Jokic.

Dentro i protagonisti: Nembhard è la rivelazione, confeziona 28 punti con 10 assist e guida l’orchestra con personalità; Davis è finalmente dominante su due lati, mentre Thompson e Russell pesano negli istanti caldi. Dallas mostra gerarchia e profondità, con Flagg incisivo nelle letture e nella spaziatura; i Nuggets, privi di alcune pedine, non capitalizzano sulla partenza sprint e finiscono schiacciati dai parziali avversari. Se questa è la versione “piena” dei Mavericks, la stagione potrebbe essere davvero partita, con segnali tecnici e mentali impossibili da ignorare.