Celtics, Tatum verso il miracolo di un rientro lampo dopo il tendine d’Achille?

11.12.2025 08:07 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
Celtics, Tatum verso il miracolo di un rientro lampo dopo il tendine d’Achille?
© foto di nba.com

Ribattezzato ormai “The Anomaly” per la velocità con cui sta rientrando dalla rottura del tendine d’Achille, Jayson Tatum sembra in grado di tornare sul parquet già in questa stagione, con ai Celtics che hanno davanti almeno quattro mesi di regular season e, verosimilmente, i playoff. Avvistato questa settimana in un 1-contro-1 con membri dello staff di Boston, a sette mesi dalla grave lesione, l’ala aveva inizialmente fissato come obiettivo il rientro nel 2025/26: oggi, però, la traiettoria appare più ottimista e concreta.

Sul tema, la voce che conta è quella di Joe Mazzulla. “Tutto dipenderà da lui”, ribadisce il coach. “Alla fine, la sua salute è la cosa più importante, così come il processo di ripresa. Ci fidiamo di lui e dell’eccellente team che lo affianca. Andiamo avanti in base a questo e tutto dipenderà, in qualche modo, dal sentire suo e del suo team rispetto allo stato di salute”. Mantenere quindi l'approccio prudente tenuto fin da principio: nessuna pressione sulla stella, priorità alla progressione e all’ascolto del corpo, con tappe scandite e decisioni condivise tra giocatore, staff e medici.

“La cosa che mi importa di più è la sua presenza, la sua leadership, e lui lo porta in modi diversi: in panchina durante le partite, comunicando con i compagni, nelle sessioni video, viaggiando con noi…”, aggiunge Mazzulla. “Alla fine, è nella nostra squadra, ne fa parte, e ci aiuta a essere migliori. Il resto dipenderà da lui, dalle persone che lo circondano, e bisogna fidarsi di questo.” Il messaggio è evidente: Tatum è coinvolto al 100% nella vita del gruppo, anche da infortunato, e il suo rientro sarà un passo naturale quando salute e sensazioni daranno il via libera.

Dal parquet, il sentire dei compagni resta allineato alla prudenza. “Non è necessariamente qualcosa di cui ci preoccupiamo adesso”, ammette Payton Pritchard. “Ci concentriamo soprattutto sulla sua guarigione. Se rientra, in salute e pronto, sapremo già come giocare con lui: non è come se dovesse tornare con compagni che non conosce, quindi la transizione sarà facile. Ma per ora pensiamo ai giocatori disponibili, a progredire e a piazzarci al meglio possibile.”