Tribuna di Treviso: «Nutribullet, le chiavi della rinascita sono Rahkman play e i falli subiti»

12.11.2025 11:55 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
Tribuna di Treviso: «Nutribullet, le chiavi della rinascita sono Rahkman play e i falli subiti»
© foto di Ladaga/Ciamillo

La Tribuna di Treviso fa il punto in casa Nutribullet Treviso dopo un inizio di stagione da 1-6. Dopo il ko al Forum contro l'Olimpia, Treviso si prepara ad affrontare un'altra sfida, quella contro la Virtus Bologna. Briante Weber ha ripreso gli allenamenti, ma su quando potrà essere impiegato da coach Rossi al momento non ci sono certezze. Il quotidiano individua gli aspetti su cui focalizzarsi: il successo della Nutribullet al PalaBigi affonda le sue radici in due aspetti chiave. Il primo è la gestione dei possessi offensivi: per la prima volta dall’inizio della stagione la squadra si è emancipata dalla dipendenza da Joe Ragland, trovando in Muhammad-Ali Abdur-Rahkman (“Mars”) una valida alternativa capace di mantenere intatto il piano partita.

La UNAHotels aveva impostato la propria strategia difensiva per togliere ritmo al playmaker, pressandolo e raddoppiandolo per costringerlo ai lati e ridurre i secondi utili a costruire gioco. L’ingresso di Abdur-Rahkman ha permesso di ridurre le palle perse (solo otto complessive, tre di Ragland) e di aumentare la pericolosità offensiva. Il secondo fattore decisivo è stato la capacità di attirare falli e guadagnare tiri liberi grazie a una circolazione di palla più fluida, che ha messo in crisi la difesa reggiana, costretta a commettere 31 falli personali — una media di tre a testa — nel tentativo di contenere gli attacchi avversari. La doppia regia formata da Abdur-Rahkman e, in prospettiva, da Weber, unita alla capacità di generare falli e punti a cronometro fermo, rappresenta una chiave per il futuro della Nutribullet.