Reggio Emilia, che debutto per il 17enne Abreu, «l'ennesimo talento della cantera biancorossa»

Il Resto del Carlino: "Si chiama Abreu e ha 17 anni: è l'ennesimo talento della cantera biancorossa. Debutto meraviglioso: in 4' ha conquistato il 'Bigi'".
21.10.2025 10:20 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
Fonte: Il Resto del Carlino
Reggio Emilia, che debutto per il 17enne Abreu, «l'ennesimo talento della cantera biancorossa»
© foto di Travaglioli/Ciamillo

La recente netta vittoria della Pallacanestro Reggiana su Varese ha offerto un palcoscenico importante per i giovani talenti della "cantera biancorossa", tra cui Pablo Giovanni Abreu. Mentre il compagno El Hadji-Deme era già noto al professionismo, per Abreu si è trattato di un esordio assoluto in Serie A, una giornata indimenticabile culminata con i suoi primi due punti, frutto di un impeccabile 2/2 ai tiri liberi in 4 minuti di utilizzo, guadagnandosi il convinto applauso del PalaBigi. Nato a Reggio Emilia il 7 marzo 2008, "Big-P" è un figlio d'arte (il padre, Pablo Miguel, è stato un campione mondiale di baseball cubano) ed è cresciuto nel settore giovanile del club. Nel ruolo di ala, sfrutta una notevole stazza (198 cm per oltre 100 kg) unita a un'ottima tecnica di base. Nonostante la giovane età, si è già distinto come leader e punto di riferimento, guidando l'Under 20 della Reggiana al terzo posto nei recenti campionati nazionali.

Oltre alle indubbie qualità tecniche, Pablo Giovanni Abreu si distingue per una notevole sensibilità e intelligenza, doti che emergono anche dalle sue riflessioni pubbliche. Al termine della scorsa stagione, ha infatti affidato ai social un commento maturo che sottolinea l'importanza del "processo" e del "miglioramento costante" di squadra, riconoscendo i sacrifici fatti anche quando il percorso non è stato facile. Questo approccio consapevole si riflette anche nel suo percorso extrasportivo: Pablo frequenta il liceo classico 'Ariosto-Spallanzani', lo stesso istituto che ha formato campioni del calibro di Nicolò Melli e Giuliano Spaggiari. Questa "coincidenza" evidenzia come, molto spesso, il successo sportivo sia strettamente legato a un percorso umano e culturale di spessore, che la nuova stellina della Una Hotels sembra aver intrapreso con la giusta serietà e ambizione.