Frank Vitucci: «Treviso? Saluto brusco e non so perché: l'obiettivo era stato raggiunto»

Frank Vitucci è tornato a parlare della fine della sua esperienza alla Nutribullet Treviso dopo due anni intensi, con pochi alti e tanti bassi. "È stato un saluto un po' brusco ma non per colpa mia, io sinceramente non ho capito il motivo: l'obiettivo salvezza era stato raggiunto, avevamo vinto i due derby con Venezia e gli scontri diretti con le squadre retrocesse. Certo, degli alti e bassi ci sono stati, però mi è sembrato che abbiano avuto maggiore peso i secondi che non i primi. Ad ogni modo bisogna anche guardare avanti no?", dice il coach a Il Gazzettino, al momento senza squadra:
"Si era presentata una possibilità in Grecia ma alla fine per vari motivi non se n'è fatto nulla, confesso che mi è dispiaciuto, sarei andato volentieri perché sarebbe stata una bella esperienza. Ed in Italia da agosto le squadre sono ormai tutte a posto. Ma star fermi non è una situazione del tutto imprevedibile, ogni tanto può capitare: a me è successo di subentrare tre volte, a Scafati, a Torino e a Brindisi. In questi casi si sfrutta il tempo libero per aggiornarsi e magari fare qualcos'altro, io sono pure mental coach, figura molto diffusa e quasi inflazionata, non solo nello sport, anche se è naturale che la mia priorità resta il lavoro sul campo da basket".
Vitucci sulla nuova LBA - "Un torneo interessante, il livello continuerà a spostarsi verso l'alto perché la qualità, rispetto a 7-8 anni fa, è maggiore. E ci sarà il solito gruppo di squadre, vedi Trento l'anno passato, che guarderà in alto, salvo poi ritrovarsi, vedi Tortona, fuori dai playoff o restare a metà strada com'è stato per noi. Vedo insomma molto equilibrio nella parte medio alta e nessuno veramente male attrezzato, anche chi magari partirà con meno quotazione rispetto ad altri. Sicuramente. Anche le neopromosse sono competitive, vedi quelle di quest'anno: Udine e Cantù sono due signore squadre, come lo sono state l'anno scorso Trapani e Trieste. Ribadisco che in ogni partita ci sarà incertezza, poi come sempre verrà fuori la sorpresa, come lo è stata Trento o Cremona due anni fa, mentre altre faranno un po' più di fatica a sistemarsi, magari a causa anche della partecipazione alle Coppe europee".