Barbalich ricarica la Scavolini

A grandi passi verso la gara con la Benetton. Quello di sabato sera all'Adriatic Arena (inizio ore 20.30) sarà un bel banco di prova per vedere se la Scavolini Siviglia può ambire ai playoff. Detto che giocare la post season non era certo l'obiettivo iniziale, non può che riempire d'orgoglio la presenza all'All Star Game di Milano di tre biancorossi a trascinare la nazionale di Pianigiani contro le stelle straniere del campionato. "Una soddisfazione enorme per tutti i pesaresi e per tutti i tifosi della Vuelle -concorda il direttore sportivo Alessandro Barbalich -. Non ricordo da quanto non succedeva che tre pesaresi fossero convocati in nazionale tutti assieme. Forse dai tempi di Costa, Gracis, Magnifico e Zampolini. Anche se Melli non è nostro ma di proprietà di Milano, all'All Star Game eravamo gli unici ad avere tre giocatori, a riprova che stiamo lavorando bene. Ho sempre spinto molto perché tutti capissero che progetto stiamo mettendo su ma non so se ancora tutti l'hanno recepito. Forse questo All Star Game è stato la ciliegina sulla torta del lavoro che stiamo facendo". E' tempo di rituffarsi in clima campionato. Che pensa Barbalich dell'impegno casalingo con la Benetton? "Penso che sarà una partita estremamente difficile. A differenza di altre squadre, non riesco proprio a spiegarmi i problemi della Benetton, una squadra che mi piace molto. E' un team con grandi giocatori e molti realizzatori, completa sotto ogni aspetto e punto di vista. Come si batte? Sicuramente giocando meglio dell'andata. Tenendo quaranta minuti di cattiveria in una partita in cui siamo noi ad aggredire loro e non viceversa. Se poi ci vuole qualche alchimia tattica particolare non lo so. Non sono io che devo e posso dirlo". All'andata finì 91-59 per i trevigiani, un match senza storia. In molti giurano che stavolta sarà una partita diversa. Al momento la Benetton insegue in graduatoria la Scavo Siviglia di due lunghezze, in quel groppone di squadre che con una vittoria o una sconfitta possono passare dalle stelle alle stalle o giù di lì.
EMANUELE LUCARINI