FIP- Consiglio federale per cominciare una nuova stagione del basket

FIP- Consiglio federale per cominciare una nuova stagione del basket

Non sarà un Consiglio federale decisivo, quello di oggi, ma getterà le basi della ripartenza della pallacanestro italiana dopo la crisi Coronavirus. Intanto ci saranno ospiti il presidente di Sport e Salute, Vito Cozzoli, e Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino che ha realizzato il rapporto "Lo sport riparte in sicurezza."

Un provvedimento concreto atteso da molte società sarà lo slittamento dal 27 maggio a una data intorno il 10 giugno della rata FIP già sospesa il 4 marzo, scadenza dei mesi di gennaio e febbraio, che riguarda una bella fetta di società dilettantistiche.

Ancora, si discuterà dei provvedimenti economici in favore delle società sportive che Sport e Salute ha suggerito al Parlamento in vista del Decreto Maggio.

E delle linee guida per la ripresa degli allenamenti contenuti nel rapporto del Politecnico (qui).

Il tema principale sarà quello di cercare di capire una data presumibilmente possibile per far ricominciare i campionati LBA ed LNP nel prossimo autunno. Non è ancora importante il format, se sarà quello della maxi-Supercoppa a 16 squadre. La volontà della Federazione è nota: arrivare alla finestra di novembre delle Nazionali con un gruppo di giocatori in forma.

Ma, avendo dato l'opportunità alle Leghe di formulare proposte entro la fine di maggio, sarà il Consiglio del mese prossimo quello delle nuove fondamenta. Intanto si deve discutere i criteri di iscrizione alla prossima serie A.

Al di là delle dichiarazioni di principio, vedremo se - in epoca comunque di rinnovi cariche federali slittate insieme alle Olimpiadi - saranno davvero severi con soglie elevate per garantire la competitività delle partecipanti o se alla fine saranno lassiste per non perdere consensi e ricadere nelle solite problematiche di squadre farlocche.

Entro il 15 giugno i club devono decidere se iscriversi ai campionati cui hanno partecipato nell'ultima stagione o autoretrocedersi. Ma dei criteri discriminanti con cui confrontarsi non se n'è ancora sentito discutere.