Minucci rompe la consegna del silenzio: Siena c'è

Proprio in dirittura d'arrivo della corsa del Palio, nella trasmissione locale più seguita dai senesi ritorna (dalle ferie) sul proscenio il Gm senese Ferdinando Minucci che tratteggia per l'universo dei tifosi biancoverdi le linee di movimento della società, senza peraltro aggiungere nulla di particolare a quanto lasciato filtrare fino ad oggi.
Ecco il Minucci-pensiero sulla mancata conferenza stampa di fine stagione: "Non abbiamo ritenuto necessario organizzare una conferenza stampa. Il segnale più grande che potevamo dare è stata proprio la vittoria. Non c’era altro da aggiungere. Onestamente non ci credevo, ma dopo la vittoria in Coppa Italia, nonostante il successivo mese terribile per risultati ed infortuni, abbiamo avuto la consapevolezza di poter arrivare fino in fondo in campionat”.
Abbiamo ancora un anno di contratto con il Monte dei Paschi - prosegue il general manager - la situazione della banca non ci permette di vedere il futuro in maniera rosea, dobbiamo quindi impegnarci affinché questa società possa continuare a vivere, anche con risultati diversi e soprattutto con la dignità che tutti abbiamo in società. Restiamo sempre gli stessi, non è che con un budget più alto siamo più bravi e con un budget più basso siamo in difficoltà. Noi lavoreremo sempre al massimo delle nostre possibilità”.
L'Euroleague è un cruccio spinoso per gli sportivi (5.000 circa di media) che si dovranno sobbarcare 140 km tra andata e ritorno verso il PalaMandela fiorentino: “Non potevamo assolutamente rinunciare alla licenza triennale dell’Eurolega. Soprattutto in questo momento economico, in cui la partecipazione alla competizione europea ci garantisce appeal sul mercato. La scelta di Firenze è stata obbligata, vogliamo diventare punto di riferimento per il basket toscano, ora che anche Pistoia è tornata in serie A. Abbiamo stretto accordi con società fiorentine per scambio di giocatori. Con il supporto della Regione, vogliamo fare da traino per risollevare piazze decadute e farle tornare nel basket che conta. E’ stata comunque una scelta dolorosa e ponderata, sarà necessaria una nuova organizzazione, per i tifosi stiamo studiando delle soluzioni con pullman.
Domani (17 agosto, ndr) avremo una riunione di consiglio per valutare i giocatori. Probabilmente proporremo la squadra tutta intera senza pillole (si sa che gli americani arriveranno tra sette giorni e il raduno ufficiale dovrebbe essere il 26 agosto, ndr). Perché le trattative sono difficili, proponiamo meno ed a volte molto meno della concorrenza. Per questo dobbiamo avere pazienza e capacità di proporre situazioni tecniche adeguate. Alcuni ragazzi sono scommesse assolute, altri sono giocatori con più esperienza. Ripartendo da Hackett, che è stato l’emblema, che è l’acquisto migliore, che è voluto restare a Siena. Mai lo avrei obbligato, viste le condizioni economiche, a restare nella Mens Sana per guadagnare molto meno di quanto potenzialmente potevano proporgli le squadre che lo seguivano. A Siena si sente a casa, crede nell’organizzazione, nella città e nel progetto tecnico. E ciò grazie anche alla scelta "naturale" di Crespi, siamo bravi a scegliere i vice. Siena garantisce una crescita non solo ai giocatori, ma anche agli allenatori. Il ritiro partirà l’1 Settembre, 9 giorni a Bormio prima di una serie di amichevoli, che comunicheremo quanto prima, tra cui il Cska".
L'ultima considerazione è sul fatto che tutti i cicli vincenti hanno una fine naturale: "Prima o poi arriverà il momento in cui dovremo abbandonare questo triangolino dalle maglie, lo faremo con la dignità che abbiamo sempre avuto. In questi anni le altre piazze si son strofinate le mani ma nessuno ci è riuscito. Vorrei che la squadra ci rappresentasse, solo questo. Gli altri sono economicamente più forti di noi, hanno progetti tecnici importanti, ma l’augurio è di vivere una stagione al meglio".