LBA - Virtus, Luca Banchi: "Non vedo un gruppo ridimensionato, ma diversamente strutturato"

LBA - Virtus, Luca Banchi: "Non vedo un gruppo ridimensionato, ma diversamente strutturato"
© foto di Savino Paolella

Dopo i Mondiali della Lettonia, la Supercoppa con la Virtus Bologna. Luca Banchi è l'allenatore del giorno ed è giusto che tocchi a lui chiudere l'estate della pallacanestro e aprire l'autunno dei campionati nazionali e continentali, nell'intervista concessa al Corriere della Sera. Alcuni passaggi. "Sono in in felice momento professionale, però rimango distaccato e realista: noi allenatori viviamo sulle montagne russe ed io ho imparato a vivere in equilibrio. Le esperienze all'estero sono state formative: oggi sono un allenatore europeo, non italiano. Adesso vado alla scoperta della Virtus. Non ci sono più uomini di riferimento come Teodosic, ma l'impianto è solido."

Olimpia e Virtus in prima fila e budget ridimensionato. "E' così, non ci si può nascondere. Poi però ci si dovrà misurare con la realtà, che spiega che ci sono altre squadre competitive. Non vedo un gruppo ridimensionato, ma diversamente strutturato. Stiamo cercando diamanti grezzi da rimodellare. Noi tecnici dobbiamo sempre più portare risultati, i giudizi mutano in fretta."

Lettonia e Italia. "Ero ottimista dopo due anni con 15 vittorie in 16 partite. Poi gli infortuni hanno mortificato l'entusiasmo, ma la squadra ha replicato la sua qualità a dispetto di assenze importanti: non era scontato... L'Italia di Pozzecco? L'impronta di 'mina vagante' può pagare, però restano carenze di chili e centimetri: prima o poi servirà trovare una soluzione al problema."

Valorizzare italiani all'estero. "Ma ci sono esempi contrari, vedi Spagnolo che dal Real Madrid va a Cremona e poi a Trento e lì matura. Bisogna far giocare gli stranieri o i nostri talenti? Occorre ragionare in base a quello che serve per raggiungere gli obiettivi. Sarebbe bello vedere Bologna e Milano trascinate da giovani italiani, ma è un percorso a tappe."