Mike Hall su Banchero: "Non è colpa sua ma della struttura del basket italiano"

Mike Hall, che in Italia da giocatore ha trascorso nove anni con le maglie di Pesaro, Milano, Teramo, Verona, Biella, Ferrara, Cassino e Piacenza, ha voluto commentare la notizia della decisione di Paolo Banchero di giocare con gli USA invece con l'Italbasket. Hall, che oggi svolge il ruolo di Player Development nella GLeague per i Knicks, è convinto che "la colpa" sia delle istituzioni di basket italiane e non del giocatore.
"Non è colpa di Paolo, ma della debolezza delle strutture del basket in Italia", ha detto Hall. "Non si tratta di quest'estate, ma di almeno gli ultimi 10 anni e dell'incapacità di sviluppare giocatori per andare a sostituire Gallo/Belli/Melli/Achi. Non è stato giusto chiedere a lui (e a Simone) di essere dei salvatori senza dare loro alcun aiuto".
"L'Italia ha esponenzialmente più talento di una Croazia, Serbia o forse anche Spagna solo in base alla dimensione della popolazione, ma finché non investirà nei giovani, non cambierà le regole di qualificazione e non sistemerà la A2/Serie B (100 squadre è una cosa STUPIDA!) non raggiungerà mai il suo pieno potenziale", aggiunge Hall. "E sono un fan della squadra italiana degli ultimi anni. Poz/Sacchetti hanno fatto un ottimo lavoro e i giocatori giocano sempre con il cuore, ma è un vero peccato che non siano mai riusciti a trovare un 5 che li portasse al livello successivo. Gallo e Beli meritavano di salire sul podio per tutto quello che hanno fatto".