Italbasket, Banchero: “Vestire la maglia azzurra? Una grande opportunità ma..."

Il 3 dicembre la spedizione azzurra di primissimo livello con Petrucci, Pozzecco e Trainotti (quindi un no sarebbe una figuraccia planetaria) andrà negli USA a colloquio con Paolo Banchero, che dall'alto delle sue prime prestazioni nella NBA, dopo essere stato scelto a sorpresa come #1 del draft 2022, vede davanti a sè due traguardi possibili: il titolo di Rookie of the Year e la partecipazione all'All Star Game al primo anno pro, cosa non riuscita nemmeno a Luka Doncic. per ora viaggia con medie di 23.5 punti, 8.3 rimbalzi e 3.6 assist di media. L'intervista a Il Messaggero di oggi.
Paolo, l’Italia, la Georgia, la qualificazione al Mondiale 2023. “E’ un risultato straordinario, non solo per la squadra ma per tutto il Paese. E’ qualcosa di cui vado orgogliosissimo. Non ho avuto modo purtroppo di vedere la partita, perché avevo da preparare una sfida con i Magic. Guardando giocare gli azzurri dall’esterno, però, posso dire che mi piace il loro stile sul parquet, è una pallacanestro molto eccitante, che mi ispira parecchio.”
Andrà a giocare il torneo iridato tra Giappone, Filippine e Indonesia la prossima estate? “Ne devo parlare bene con il mio team, il mio agente, la mia famiglia. Sarebbe una grande opportunità, sicuramente non posso negarlo ma deve passare ancora tempo. Devo pensarci bene e discuterne con chi mi sta attorno.”
Paolo Banchero contro Zion Williamson, una sfida tra prime scelte al Draft nonché prodotti della Duke University a gennaio 2023. “Zion è un altro giocatore contro cui non vedo l’ora di giocare. Quando frequentavo ancora l’high school, uno dei principali motivi per cui volevo andare alla Duke era perché vedevo lui dare spettacolo nei video con quella canotta addosso. Con lui poi ho un bel rapporto, ogni tanto ci sentiamo al telefono e siamo entrambi atleti sponsorizzati Jordan.”
Il lato più italiano del carattere di Paolo Banchero? “Ah! (ride, ndc). Penso la mia forte personalità, il mio carisma. L’effetto positivo che ho sulla gente e il fatto che provo sempre a essere una brava persona, mostrando passione e amore a chiunque. Ecco, penso che questo sia l’insegnamento più importante che mi deriva dalle mie origini italiane.”