Curry punge come al solito, ma i Pistons superano i Warriors

Ormai nella NBA solo una sconfitta di Golden State fa veramente notizia. Ma questa a Detroit suona dura perchè i Warriors hanno perso schierando il quintetto base e con un classico Steph Curry da 38 punti. La differenza l'ha fatta la dura difesa dei Pistons con i 10 rimbalzi in più e sporcando ogni tiro. Il solo Curry ha tirato con il 50% (13-26) il resto della squadra ha fatto 21 su 68.
Il turning point è il secondo periodo, in cui Detroit lascia a secco gli ospiti per 4' piazzando il 13-0 a metà tempo, poi arrivano i 75 secondi finali con un altro break 9-2 con tripla sulla sirena dell'intervallo di Jackson: 16 punti di scarto 65-49 che non ricordiamo da molto tempo contro i Warriors!
Nel terzo Curry segna 16 punti ma i Pistons chiudono al 36' sempre sopra di 11, poi cominciano l'ultimo periodo con un parziale di 16-2 che chiude anzitempo la contesa. Finisce 113-95 con 20 di Jackson e Caldwell-Pope, 16 di Morris, 14p+21r di Drummond, 12 di Baynes per Detroit (22-18); 38 di Curry, 24 di Thompson, 10p+10r di Ezeli per Golden State (37-4) che manca di uno il miglior record sulle prime 41 partite di stagione, che rimane appannaggio dei Lakers 71-72 e dei Bulls 95-96 che fecero 38-3. 1-1 il risultato stagionale fra le due squadre: gli uomini di Van Gundy il 9 novembre avevano perso all'Oracle Arena per 109-95.