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- Protani (LBF): «Tra due anni in campo solo chi potrà»

22.05.2025 16:24 di  Eduardo Lubrano   vedi letture
ESCLUSIVA PB - Protani (LBF): «Tra due anni in campo solo chi potrà»

Presidente Protani com'è lo stato dell'arte del movimento femminile di A1 e A2?
"La crisi economica che attanaglia il mondo, compreso lo sport, si sente forte. Noi stiamo lavorando con la FIP perché il Governo ascolti le nostre richieste. Per esempio, trattare le sponsorizzazioni sportive con le agevolazioni in atto negli altri paesi europei, una detassazione. Stiamo chiedendo un intervento per il credito di imposta. E stiamo cercando un accordo per poter mettere mano all' ammodernamento degli impianti sportivi e la relativa gestione. Ma lo dico ad alta voce, è fondamentale che le società lavorino sui settori giovanili ".

A proposito. Cosa si può fare per fermare l'esodo delle giovani che partono per i college americani? E come convincere le società ad investire sui giovani?
"Ad oggi non abbiamo strumenti utili a fermare l' esodo. Mi rendo conto del problema ed osservo che è un fenomeno importante ed anche inevitabile dare certe condizioni. La FIBA ha approvato in questa settimana un normale che prevederà dall' anno prossimo un nulla osta delle nostre società per fare partire le proprie ragazze. Vedremo che effetto avrà. Noi vogliamo incentivare chi farà giocare le giovani e metterà in piedi un settore giovanile di alto profilo sotto ogni punto di vista. Stiamo lavorando a questo progetto. E vogliamo incentivare e premiare in modo diverso chi farà giocare le giovani".

I NAS sono ancorati alla realtà? C'è modo di cambiarli?
"Siamo nella fase di riprogettazione dei campionati. E sul tavolo dei lavori ci sono anche i NAS".
Tra quanto avremo questo cambiamento dei campionati operativo?
"Due anni, dalla stagione 2027/28. Serie A1 a 10,12,14 squadre, valuteremo, e serie A2 con girone unico a 16 invece delle 28 divise in due gironi. La serie B sarà Nazionale ma divisa in gironi interregionali. La fidejussione per partecipare ai campionati di A1 e A2 verrà raddoppiata, e forse anche qualcosa in più ma partiamo dal raddoppio. Inoltre vogliamo fare crescere i centri Minibasket".

Chi deciderà chi potrà partecipare?
"La Com.Te.C. in base al Manuale delle licenze, indica gli adempimenti necessari alle società e dà parere favorevole all' iscrizione. Naturalmente abbiamo alleggerito alcune norme del Manuale perché questo prende in considerazione la A1 e la A2 maschile. Stiamo pensando di introdurre Società di capitale al posto delle attuali ASD, per la A1. Una volta a regime, passeremo alla A2".

In questo quadro la questione delle straniere da che parte la vede schierato? Con chi ne vuole di più o con chi chiede un ridimensionamento del loro numero?
"Come Lega Basket femminile non siamo né favorevoli né contrari. Si vedrà dalle intese con la FIP. Il nostro interesse principale è per le nostre giocatrici che, lo ripeto, devono giocare".
Una questione sulla popolarità: perché le giocatrici di basket italiane non fanno pubblicità come altre atlete? Al netto ovviamente delle scelte delle varie aziende.
"Il basket femminile italiano passa sui giornali o in televisione troppo spesso per episodi negativi non da campo. Dobbiamo tutti essere positivi e propositivi. Dobbiamo evidenziare le atlete come collettivo, come facenti parte di un movimento importante ed accattivante."