Crisi Cras Taranto, la tifoseria ha incontrato il Sindaco

Crisi Cras Taranto, la tifoseria ha incontrato il Sindaco

Ieri mattina, una delegazione dei tifosi del Cras Basket Taranto campione d’Italia del basket femminile, è stata ricevuta dal sindaco di Taranto Ippazio Stefàno. I rappresentanti della tifoseria, dopo la manifestazione della settimana scorsa sotto Palazzo di Città, hanno esternato al primo cittadino le loro forti preoccupazioni sulla crisi che ha investito la società di Angelo Basile, che rischia di non disputare il campionato di serie A1, i cui termini per l’iscrizione scadono dopodomani, 5 luglio.

Il sindaco, dopo la mediazione della segreteria, ha ascoltato la voce dei tifosi, che hanno esternato l’importanza sociale della loro squadra del cuore, che in questi dieci anni ha dato lustro alla città di Taranto in Italia ed in Europa. La rappresentanza dei tifosi ha chiesto ed ottenuto informazioni dal sindaco circa il suo eventuale ruolo e quello dell’amministrazione interpretato sulla crisi del Cras. Il sindaco, come in altre circostanze, ha ribadito di aver sollecitato l’imprenditoria sulla crisi dello sport d’eccellenza, come il Taranto calcio, ma che non avrebbe avuto alcuna risposta positiva.

Lo stesso primo cittadino ha assicurato che continuerà ad operare per il bene di realtà sportive importanti come il Cras, a partire dall’impianto di gioco del PalaMazzola, sul quale l’amministrazione comunale lancerà un bando sulla gestione che, in questi anni è stata portata avanti dal Cras come responsabile dei servizi. Il Comune, come assicurato dal sindaco, cercherà di trovare la soluzione giusta affinché si possa contribuire alla continuità sportiva del Cras stesso.

La delegazione dei tifosi del Cras Basket Taranto

CRAS, LETTERA APERTA ALLA CITTA’ DEI TIFOSI

“QUESTA SOCIETA’ E’ RICCHEZZA SOCIALE E STILE DI VITA
TARANTO NON PUO’ PERMETTERSI DI PERDERE QUESTO PATRIMONIO”


Cos’ è  per noi il Cras? Per noi il Cras  non è solo la partita domenicale, per noi, infatti, il Cras è uno stile di vita…
Il Cras non è  solo sport, pallacanestro, spettacolo, il Cras, per noi appassionati tifosi, è soprattutto  luogo di aggregazione sana e divertente per tante famiglie.
Quando iniziai a seguire questo sport ero molto scettico perché provenivo da
ambienti calcistici, ma l’amore per questa società fu immediato grazie anche all’entusiasmo che attorniava queste ragazze.  La mia prima trasferta fu nel 2003, a Como, dove il Cras sconfisse la Juve del basket femminile, aprendo il suo ciclo d’oro con il primo scudetto. Quella notte vissuta in Brianza fu magica per noi  tarantini, famiglie con bambini al seguito, donne ed anziani. Taranto, la nostra città, era finalmente sul tetto d’ Italia grazie soprattutto ad un presidente con un grande cuore, Mino D’Antona.

Successivamente il Cras cambiò sede  e dal piccolo palazzetto di San Vito
approdò  in un Palamazzola che all’inizio appariva troppo grande. Ma con il passare del tempo l‘impianto si trasformò in un contenitore catalizzatore di emozioni, di fair play e di spettacolo sportivo puro. Un ambiente familiare che ha accolto, con il crescere del livello agonistico delle squadre crassine costruite, avversarie di tradizione mondiale, come Mosca, Praga, Cracovia, Galatasaray, Istanbul, Valencia, Madrid, solo per citarne alcune. Club con al seguito tecnici e tifosi, che hanno potuto conoscere e parlare delle bellezze della nostra città e della nostra provincia.

Il passaggio da Mino D’Antona all’altro imprenditore Angelo Basile è stato naturale in seno alla presidenza della società. Per Taranto, città notoriamente attraversata dalla divisione, questa coppia unita ha dato dimostrazione dello spirito vincente di squadra. Allora sono venute naturali nuove imprese, su campo italiano ed europeo. E noi tifosi per undici lunghi anni abbiamo potuto ammirare campionesse del calibro di Phillips, Bullett, Anula, Swoopes, sino alle ultime Vaughn e Sottana. Un unico grande cuore ha battuto per 11 anni. Nel 2009, in un momento di stasi apparente, il Cras è riuscito a vincere  il  secondo scudetto della sua storia in quel di Venezia.

Anche in quell’occasione circa cinquecento tifosi al seguito invasero un Palataliercio lasciando ammutoliti i calorosi tifosi lagunari. Sempre in quell’anno  c’è da sottolineare che il Cras raggiunse  una finale storica arrivando lì dove nessun’altra squadra pugliese sportiva era mai arrivata, ovvero la finale di Fiba Cup, la Uefa del basket femminile. Nell’arena di Istanbul, una trentina di tifosi è stata testimone di una partita storica, quella contro il Galtasaray, persa solo al supplementare. Nonostante la sconfitta le ragazze rossoblù sono state accolte al loro ritorno a Taranto da una standing ovation, segno della maturità sportiva acquisita.

Da allora il Cras ha conquistato altri  due Scudetti ed entrambi con dispute
decisive in riva allo Jonio.

Oggi, in questo torrida estate del 2012, che ha fatto già retrocedere nel dilettantismo il Taranto Calcio, ci chiediamo se la favola del Cras continuerà attraverso l’iscrizione al campionato che scade il 5 luglio. Lo chiediamo alla società sportiva eccellente di Angelo Basile, lo chiediamo alle istituzioni ed alla città, che non possono privarsi di un patrimonio che è sociale, una ricchezza preziosa per molte generazioni. A voi chiediamo di non negarci l’appuntamento domenicale al PalaMazzola, dove il Cras ha giocato e finito di conquistare in questo decennio 4 scudetti, 3 Supercoppe italiane, 2 Coppe Nazionali e sfide epiche, come quello con il rivale storico di Schio.

Aspettiamo fiduciosi una presa di coscienza ed un segnale di maturità da parte di Taranto. Il Cras è una realtà che non può e non deve sparire.

La rappresentanza dei tifosi del Cras Basket Taranto