EuroLeague - Virtus Bologna e fair play: cercasi conferme per il 2023-24

EuroLeague - Virtus Bologna e fair play: cercasi conferme per il 2023-24

La decisione di Aba Liga di procedere alle Finals del suo campionato a partire dal 12 giugno, mentre nella giornata odierna Partizan Belgrado e Cedevita Olimpija si scontrano nella decisiva gara 3 di semifinale, fa slittare presumibilmente intorno al 20 di giugno la chiusura del nucleo di squadre aventi diritto a partecipare alla stagione 2023-24 di EuroLeague.

Tuttavia non ci dovrebbero essere sorprese. L'esiguità dei premi riservati alle squadre (meno di 1,8 milioni saranno gli euro incassati dal Real Madrid campione) e il costo strabiliante dei trasporti aerei per il Gran Canaria per muoversi dal Tropico verso l'Europa (e meno male che le trasferte in Russia non ci sono più) sta portando il club alla rinuncia: sono 34 voli aerei che vanno a sommarsi ai 38 della Liga Endesa tra andate e ritorni.

Per una volta i mancati accordi tra ECA e FIBA fanno gioco per la Virtus Bologna (pur in fase di assestamento) e del Valencia (in fase di ristrutturazione) e si prevede che le squadre della prossima edizione di EuroLeague saranno le stesse del 2022-23. Pazienza invece per stress e infortuni a carico dei giocatori per le troppe partite, visto che in tal senso le previsioni sono funeste.

La massima competizione europea passerà da 18 a 20 squadre con l'arrivo di Paris Basketball e London Lions, e il licenziamento, di fatto, del CEO Marshall Glickman, fa ritenere che l'idea di non aumentare il numero di partite istituendo le Conference non ha avuto successo. Ci saranno quindi dal 2023-25 quattro partite in più. Ma con l'apertura definitiva del mercato anglosassone e del mercato cittadino della capitale francese gli introiti Tv potrebbero aumentare.

Luca Baraldi, amministratore delegato di Virtus Bologna, ha fatto i conti con il fair play finanziario che entro il 2025 limiterà dall'attuale 65% al 50% del budget il tetto massimo dell'apporto della proprietà di un club, sotto forma diretta o di sponsorizzazione. Il resto dovrà venire da altre sponsorizzazioni, dal botteghino o da voci alternative per diversificare i ricavi in un'ottica di autosostenibilità. 

Ma anche questo fair play potrebbe essere la causa che è costata il posto a Glickman. Il Panathinaikos ha annunciato un ritorno in grande stile sulla scena europea contraddetto dalla sua capacità finanziaria, Real Madrid e Barcelona sono sovvenzionate dalle loro sezioni calcistiche, Fenerbahçe e Anadolu Efes sono coperte dai miliardari proprietari e dalle sovvenzioni pubbliche. Chi controllerà la riuscita del fair play?