Spagna-Serbia 84-59, venghino signori allo show dei fratelli Gasol...

(Enrico Campana) Fratelli & Sfracelli, questo il motto della premiata ditta Pau e Marc Gasol che fa, come sappiamo un grande lavoro anche nella NBA, e la differenza in questo campionato europeo dove guarda caso la Spagna ha perso (con la Turchia) il giorno che Pau non ha potuto giocare per un infortunio alla caviglia.
I Fratelli-Sfracelli ieri hanno schiacciato (25 punti finali, a un certo punti si era sul +29, 70-41) l’ombra della Grande Serbia che sembrava l’astro nascente due anni fa quando venne battuta dagli spagnoli nella finale, e che poi erra riuscita ad ottenere una spettacolare rivincita con un tiro da 3 di Teodosic allo scadere ai mondiali dove però, meglio non scordarlo, non c’era SuperPau.
Con un Teodosic scolorito, il peso di alcune assenze, soprattutto quella di Velickovic, e la non perfetta forma di molti giocatori, e un solo centro degno di tale nome (Frstic) perché Perovic è un gigante ma un atleta impacciato, e Marjanovic, 224 centimetri, davvero mpresentabile e goffo per questi livelli, non c’era niente da fare.
I due fratelli hanno presentato il contro. Dunque 46 punti in 2 (e pensiamo che i serbi ne hanno fatti tutti assieme solo 59, questo offre l’esatta dimensione dell’impatto degli hermanos catalani) 26 per Pau in 23’ di gioco (più di 1 al minuto), 20 per Marc, 18 rimbalzi (10 per Marc e 8 per Pau). E poi un dato finale: l’83% di Pau nel tiro, compreso anche l’unico tiro da 3.
Adesso per la Serbia non rimane che sperare di raccogliere i cocci e salvare questa spedizione con una grande partita coi turchi fra 48 ore, l’occasione anche per vendicarsi del mezzo scippo dello scorso anno ai mondiali in semifinale.
C’è stata, a pochi giorni dal ritiro ufficiale dalle scene europee per i fatidici 50 anni, l’esibizione di Fabio Facchini, con 3 falli tecnici, due alla panchina serba e il 3° a Rudy Fernandez che protestava per una stoppata peraltro regolarissima, come ha mostrato il replay. Niente protagonismo, è il metro che gli ha permesso di arrivare a una carriera record. Tanto di cappello.
Intanto la Spagna scalda i motori per il match con la Francia che chiude il girone, la qualificazione è ormai sicura ma i due fratelli hanno ancora molto lavoro davanti a se, anche perché la Spagna continua a padellare da 3 nonostante Navarro e Scariolo, suo antico vizio, ha accorciato la panchina e questa è una Spagna Gasol-dipendente, anzi due volte dipendente da questi due fratelli che sono un vero dono di Dio più che un discorso di scuola.
SPAGNA - SERBIA = 84-59 (23-14, 20-18, 27-17, 14-10)
Spagna: Pau Gasol 26, R. Fernandez 2, Rubio 2, Navarro 14, Calderòn 8, Reyes 4, Claver 2, San Emeterio 2, Llull 2, Marc Gasol 20, Ibaka 1, Sada 1. All. Sergio Scariolo.
Serbia: Teodosic 6, Tepic 8, Rasic n.e., Paunic 3, Bjelica 4, Markovic 1, Savanovic 11, Keselj 3, Krstic 12, Perovic 5, Marjanovic 0, Macvan 6. All. Dusan Ivkovic.