Bagno di folla dei i bi-campioni d'Europa

20.09.2011 10:29 di  Enrico Campana   vedi letture
Bagno di folla dei i bi-campioni d'Europa

(Enrico Campana) Dopo il ricevimento alla Moncloa  da parte di Zapatero, la Nazionale bi-campione d'Europa ha attraversato le vie di Madrid su un bus a due piani con terrazzo dal quale i protagonisti del trionfo hanno salutato la gente che ha riservato loro applausi e ringraziamenti. per l'impresa. Alla fine della "vuelta", il giro della vittoria, è stato l'appuntamento a Plaza Callao gremita da ben 5 mila tifosi per ascoltare i discorsi dei loro campioni. Dopo aver alzato il trofeo, capitan Navarro tutto fradicio per il gavettone di Marc Gasol, il burlone della squadra, ha ringraziato le persone che l'hanno aiutato, i compagni e i tecnici, e  coloro tutti coloro che hanno seguito la gara in Tv che solo con la semifinale ha superato i due milioni di telespettatori, una cifra in verità non eccezionale se comparata al calcio.
Magnifico anche al micfrono Pau Gasol, il totem carismatico. "Questa squadra è meravigliosa ed è un lusso farne parte. Navarro ha disputato una finale straordinaria, sono orgoglioso come compagno e come amico".
Fernandez ha dato a tutti appuntamento all'Olimpiade, per la sfida al Dream Team mentre da parte sua Sergi Ibaka ha detto che spera di far parte a lungo di questa formazione.
Sergio Scariolo, sempre con la camicia bianca della divisa colletto botton down, ha spiegato la ragione del successo. "Questa squadra ha talento e qualità, ma il suo segreto è la determinazione ("el esfuerzo") mostrata per voler vincere", questo il commento di "el italiano" che era l'unico che rischiava nella finale, adesso torna in Italia come n.1 d'Europa e questo è una buona moneta da spendere per riportare lo scudetto a Milano. Meno male che Sergio stavolta si è tenuto lontano da certe similitudini rilasciate a caldo, e che non gli avevano giovatoquando un anno a un popolo che trsduda "orgullo nacional" che la Spagna era come una Ferrari e dopo la gara dei 35 punti di  Navarro  contro la Macedonia che era come "un artista del Louvre". Qualcuno gli ha soffiato all'orecchio che faceva meglio a dire del Prado, con tante scuse a Goya, Velasquez, Dalì, Picasso, Mirò...

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