NBA - Warriors, Draymond Green: "Non sono un uomo di colore arrabbiato"

Colpevole di aver "strofinato" il gomito sul volto di Naz Reid, Draymond Green non ha mancato di attirare su di sè gli occhi dell'intero Target Center con il suo quinto fallo tecnico ricevuto nei playoff. Il centro dei Warriors, infatti, non ha gradito e per controllare le sue incandescenze Steve Kerr ha preferito richiamarlo in panchina, dove l'infortunato Stephen Curry ha cercato di calmarlo. "Ho visto che stava iniziando ad arrabbiarsi. Non volevo che prendesse un altro fallo tecnico, quindi l'ho tolto", ha confermato l'allenatore di Golden State. "Gli mancano due falli tecnici per una sospensione. Sa cosa sta rischiando, quindi penso che sarà in grado di mantenere la calma. Abbiamo bisogno di lui."
Nei playoff NBA si viene punti con una partita di sospensione automatica al settimo fallo tecnico. Secondo Draymond Green gli arbitri fanno di tutto per fischiarglieli e tenerlo in un ruolo da "cattivo". Il giocatore ha spiegato questo concetto nelle vibranti dichiarazioni post partita dallo spogliatoio dei californiani. "Non sono una persona di colore arrabbiata", ha detto Draymond Green, riferendosi al concetto razzista che è ancora vivo e vegeto negli Stati Uniti. "Sono un uomo di colore di grande successo, istruito, con una bella famiglia. E sono molto bravo a basket. Molto bravo in quello che faccio. Il progetto di cercare costantemente di farmi sembrare un uomo di colore arrabbiato è folle. Sono stufo. È ridicolo."