Per ritornare ad un basket di classe cercasi...

17.02.2010 12:10 di  Roberto Bernardini   vedi letture
Per ritornare ad un basket di classe cercasi...

In passato si sono avvicinati al basket un po’ tutti i miglior sponsor che l’Italia intera potesse dare, ma tanti si son persi per strada, altri han lasciato, poi son tornati, altri ancora quando si va a bussare alla loro porta ti rispondono: “No, grazie, abbiamo già dato o non c’interessa”. Ci sono sponsor padroni e sponsor interessati unicamente per dare una nuova immagine ai loro prodotti. Sicuramente questo è il momento più difficile per trovare abbinamenti e, molti di questi, pagano cifre irrisorie per il ritorno che si ritrovano. Ma le società accettano anche dei piccoli compromessi speranzosi di poter prolungare i contratti alzando le cifre pattuite o solo per avere un nome sulle maglie. In B dilettanti c’è una Torino imbattuta e una città dove riportare il grande basket che, ormai, manca da troppi anni. Si è partiti dal basso come stanno facendo altre importanti città dal passato nobile (Verona, Trieste per dire due casi, ambiziosi i primi, in cerca di stabilità i secondi). Un bel lavoro, sempre dalla stessa categoria, lo si sta facendo a Rieti e più in giù, a Reggio Calabria e Fabriano. Con una programmazione seria, si ottengono risultati seri. Ho sempre odiato la vendita dei diritti sportivi o spostamenti di società da una città all’altra e la Federazione farebbe bene, dopo l’ultimo caso di Napoli, a sospendere o toglierli (ancora meglio) come avviene nel calcio. Alla fine stiamo parlando pur sempre di un’attività sportiva dove le vittorie e le sconfitte nascono su un campo e solo lì si dovrebbe decidere meriti e demeriti. A volte il danaro promesso e mai arrivato (vedi Rimini) può traumatizzare una società che avrebbe fatto altri passi senza ricorrere a decisioni da ultimatum sportivo. Ma a traballare sono in tanti, forse troppi. Ci vorrebbe un piccolo ridimensionamento adattabile ai soldi che veramente entrano in una società attraverso i piccoli sponsor in attesa di main sponsor di tali nomi. Chissà se a Torino rivedremo un’azienda come la Martini, ma le probabilità ci sono, il baske lo merita, la città pure e i ritorni portano pubblicità in più. A patto che il basket ritorni ad essere uno sport serio composto da persone serie.