Anche Torino ora ha il suo Dan Peterson

Dan Peterson, tornato alla bella età di 75 anni ad allenare l’Olimpia Milano, lo definisce «il più grande cranio di basket in Italia, a dir poco geniale. Lui è il coach da Sos per eccellenza, viste le innumerevoli patate bollenti gestite in carriera». Avanti, allora: la Pms ZeroUno, dopo avere esonerato a inizio gennaio coach Arioli e averlo sostituito con il suo vice Stefano Comazzi, ha deciso di affidare la panchina a Filippo "Pippo" Faina, 66 anni e un curriculum lungo così, dove spicca anche il ruolo di vice in Nazionale ai tempi di Sandro Gamba.
«Non sono più un pivello, ma in palestra mi diverto ancora - le sue prime parole -. La situazione non è semplice ma, recuperando gli infortunati e parlando chiaro ai giocatori, potremo risalire la china. Inutile pensare a obiettivi finali: intanto proviamo a battere Trento domenica. Per il resto ci sarà tempo».
Il battesimo sarà di quelli tosti: Trento è la capolista della serie A Dilettanti e Torino è reduce da cinque sconfitte consecutive che l’hanno fatta precipitare dal terzo al nono posto in classifica a quota 18, a meno 6 dal sesto che garantisce la salvezza. Serve una brusca accelerata per evitare i playout e mettere una pezza ai mille errori commessi (non solo) di recente. Mancando solo undici giornate al termine della stagione regolare, l’obiettivo è tutt’altro che dietro l’angolo.
Intanto domenica, dopo un’assenza di oltre un mese, dovrebbe rientrare Federico Tassinari: trattandosi del giocatore che, prima di fermarsi, aveva la miglior valutazione del campionato, è già un passo avanti. «Abbiamo optato per un allenatore esperto che conosce la categoria - spiega Julio Trovato, dg della Pms -. L’accordo è fino al termine della stagione: nel frattempo ci conosceremo e valuteremo il futuro».
Romano di nascita - discendente alla lontanissima da parte di mamma di Luciano Bonaparte, fratello di Napoleone - Faina è legatissimo all’Olimpia Milano essendo stato negli anni '70 il successore di Cesare Rubini sulla mitica panchina delle «Scarpette Rosse». Capo-allenatore e anche vice ai massimi livelli, prima di mettersi in proprio sulle panchine di Reggio Calabria, Padova, Verona, ancora Milano, Sassari, Vigevano, e di nuovo Verona. Con la Scaligera, due stagioni fa, ha conquistato la promozione in A Dilettanti raggiungendo poi i playoff per salire in LegaDue. Da ieri, Torino: bastone e carota sono pronti.
Su PMS WEB TV la prima intervista del coach in maglia PMS, guarda il video.