Serie B - Ravenna sfida Jesi per un posto ai playoff. Coach Gabrielli: “Dovremo variare diversi tipi di difesa”

Con le immagini dell'incredibile vittoria ottenuta domenica ancora in mente, Ravenna si prepara per la sfida contro la General Contractor Jesi, con in palio un posto ai playoff (domani, ore 20:30). La squadra allenata da coach Ghizzinardi ha concluso la stagione regolare in ottava posizione, con un record di diciannove vittorie e diciassette sconfitte, anche grazie all'aggiunta di Enrico Vettori, arrivato a stagione in corso da Chieti. Entrambe le sfide della regular season contro i giallorossi erano state caratterizzate da vittorie per la squadra in trasferta e da grande equilibrio, come dimostrano i punteggi delle gare di andata e ritorno, terminate rispettivamente 67-69 e 72-76. Nella squadra marchigiana non spicca un vero e proprio leader dal punto di vista realizzativo: ben otto giocatori, infatti, hanno fatto registrare tra gli otto ed i dieci punti di media. A condurre la classifica è Dario Zucca, unico giocatore in doppia cifra e miglior rimbalzista insieme a Marco Petrucci. La squadra vincente accederà ai playoff, dove affronterà Treviglio. Il coach dell'OraSì Andrea Gabrielli ci ha parlato del tipo di gara che si prospetta e dei giocatori che compongono il roster di Jesi.
Quali sono le caratteristiche per cui Jesi differisce da Fabriano? "Tantissime: Jesi è una squadra che gioca con tanti passaggi in attacco, che cerca i vantaggi e di andare dal giocatore più pericoloso a seconda di quello che richiede il piano partita. È una squadra preparata e ben allenata, che gioca molto bene a metà campo e che ama passarsi la palla. La partita sarà diversa anche perché non hanno un ritmo di gioco vertiginoso come Fabriano, ma è composta da giocatori che sanno cosa devono fare all'interno delle situazioni di gioco e durante i vari momenti della gara."
Come si limita una squadra con così tanti giocatori impattanti a livello realizzativo? "Jesi ruota a dieci ed hanno una freccia in più nell'arco, avendo recuperato anche Marulli dopo molto tempo, ed è una squadra che all'interno di una partita trova vari protagonisti. In una serie inizierebbero ad uscire le prime individualità, ma, essendo una partita da dentro o fuori, bisogna fare attenzione a diversi giocatori e, soprattutto, al loro modo di giocare, variando molti tipi di difesa per provare a mettergli qualche sassolino negli ingranaggi."
Dopo i cinquanta minuti giocati domenica, uno degli obiettivi di Ravenna sarà quello di rallentare il ritmo per gestire le energie? "Noi dovremo rallentare il ritmo se la partita lo richiede. Come ho detto in conferenza stampa dopo Fabriano, dovremo fare attenzione a correre quando è necessario e a creare soprannumero, senza farci prendere dalla frenesia che ci farebbe sprecare delle energie inutili, avendo già giocato due giorni fa. Dovremo selezionare le azioni e centellinare i momenti, senza perdere lucidità all'interno del match, sapendo che loro hanno riposato e che hanno questo ipotetico vantaggio, anche se la nostra squadra è comunque pronta ad affrontare partite nel giro di pochi giorni, perché siamo ben allenati dallo staff atletico, fisioterapico, medico e tecnico. Questo fattore non ci fa troppa paura, poi sicuramente sarà il campo a parlare."