Caso Virtus-Maccabi, Piantedosi replica: «Se Lepore ritiene potrebbe anche vietarla»
La partita tra Virtus Bologna e Maccabi Tel Aviv di venerdì è sempre più un caso. Nella giornata di ieri il sindaco Matteo Lepore ha chiesto nuovamente al Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi di rinviare la partita: "Non ci sono le condizioni di ordine pubblico a mio avviso per gestire con serenità tale evento", dice Lepore lamentando inoltre gli oneri che, da una simile scelta, ricadranno sulla collettività: "Apprendo che si vuole addebitare una parte dei costi della gestione dell'ordine pubblico al Comune, al momento stimati in quasi 200 mila euro". E prosegue: "Una situazione totalmente inaccettabile e irrispettosa per la città. Dalla rete apprendiamo che saranno presenti probabilmente almeno 5-10mila manifestanti da tutta Italia. Immagino che le forze dell'ordine saranno mobilitate in modo straordinario a seguito della scelta del Viminale di giocare la partita in queste condizioni, nonostante le valutazioni e le richieste espresse dal Comune in sede di comitato nei giorni scorsi. Siamo ancora in tempo per spostare la partita. Chiedo al ministro Piantedosi di ripensarci per il bene di tutti".
La replica di Piantedosi - Il Ministro ha risposto a Lepore: La partita tra Virtus Bologna e Maccabi per noi si gioca: ci sono le condizioni, con tutte le cautele". E poi rilancia la palla a Lepore: "Se il sindaco ritiene non si debba giocare, potrebbe anche vietarla, un sindaco non è privo di poteri". E poi conclude: "Non possono essere gruppi di persone che minacciano con la violenza a dettare l'agenda degli eventi pubblici". Nel giro di poco la controreplica di Lepore: "Chiedo al ministro di ripensarci: oggi tornerò a chiedere lo spostamento della partita a prefetto e questore. Le mie ordinanze vanno motivate e condivise in comitato. Non ci sono le condizioni a mio avviso di giocare venerdì proprio perché la città rischia danni ingenti e costi che non ci possiamo permettere: il PalaDozza è in pieno centro, in mezzo ai cantieri, ai residenti e ai negozi. Che non si meritano violenze e scontri". In appoggio a Lepore anche il presidente della Regione Emilia-Romagna, il quale chiede di ascoltare il sindaco.