Mario Pescante: «I nuovi italiani per sport aiuteranno l'integrazione e la maglia azzurra»

Fonte: Il Messaggero
Mario Pescante
Mario Pescante

Cittadini italiani per sport. Mario Pescante, ex presidente del Coni e numero due del Ciò, oggi deputato, ha presentato una proposta di legge per la concessione agli atleti extracomunitari, per un massimo di trenta l'anno, della cittadinanza italiana per meriti sportivi.

Onorevole Pescante, lei è convinto della validità dello sport quale mezzo di aggregazione.
«Lo sport lo considero uno dei più importanti settori di azione umana. È fondamentale per l'integrazione, per abbattere muri come il razzismo e l'intolleranza».

In altri Paesi attraverso lo sport sono stati cancellati molti pregiudizi.
«Il barone de Coubertin ha studiato il fenomeno, soprattutto nel Usa. E proprio laggiù, in particolare negli sport di squadra - penso al basket - sono entrati i neri. Solo lo sport può creare un connubio simile».

Lei adesso propone questa legge. Ci può spiegare il contenuto?
«La mia proposta si basa sulla considerazione della realtà quotidiana. Nello sport c'è la necessità delle competizioni internazionali e occorre una revisione delle norme in vigore».

Sugli stranieri c'è una legge. Nessuno stravolgimento e niente porte aperte per tutti?
«Il problema è legato allo sport. Abbiamo questa situazione: ragazze e ragazzi fanno sport insieme, poi in età adolescenziale tutto questo non è più possibile. Per questioni burocratiche si impedisce a loro di gareggiare nelle competizioni nazionali e internazionali. Così, per questi giovani arriva l'etàdell'abbandono».

L'unica soluzione è, per questi atleti, farli diventare italiani?
«Credo di sì, a patto che loro e i loro genitori lo chiedano. Ecco perché chiedo una revisione delle normative ma solo per ragioni sportive».

Può spiegare meglio, onorevole Pescante?
«Senza toccare la vigente legge, propongo una corsia preferenziale per lo sport. I benefici delle legge in vigore possono essere concessi, su richiesta dei genitori e sempre entro il limite di tre atleti per ogni anno, agli atleti minorenni che abbiano compiuto quattordici anni. Nella mia proposta di legge chiedo di dimezzare i termini della legge in vigore sulla cittadinanza».

Quindi uno straniero per diventare cittadino italiano deve risiedere qui da almeno tre anni.
«Dimezziamo questi termini».

Lei chiede trenta atleti l'anno. Perché?
«Per evitare il commercio di questi ragazzi. La scelta degli atleti dovrà essere fatta dalla Federazione di appartenenza e dal Coni trasmettendo la lista al ministero dell'Interno».I

Intanto l'Europa ha scelto, con i comitati olimpici, di varare dal 2015 le Olimpiadi continentali. Che competizione sarà?
«La scelta è positiva perché questi Giochi, che difficilmente avranno sport come atletica, nuoto e calcio, concentreranno i campionati continentali di molte discipline che, così, avranno grande visibilità».

Carlo Santi