FIP - Petrucci "Mi diverto a prendere insulti social, ma mi ricandido"

FIP - Petrucci "Mi diverto a prendere insulti social, ma mi ricandido"

I dati buoni snocciolati da LBA sull'aumento del pubblico nei palazzetti della serie A a fine girone di andata del campionato 2023-24, come si riferisce in altro articolo, sono una buona occasione per una intervista/spot elettorale della Gazzetta dello Sport al presidente FIP Gianni Petrucci che in questo (piccolo, +11,1%) successo della pallacanestro italiana non ha alcun merito. Anzi, avendo restituito a LBA soltanto in occasione dei playoff 2023 le deleghe sull'organizzazione del campionato come disse davanti a noi nella presentazione all'inizio del giugno scorso nella Torre della Unipol a Bologna, ci rimane il rammarico che non l'abbia fatto prima, ritardando ogni programma di recupero dal Covid e dalla decennale crisi che stava affossando il basket italiano. 

In questa sede, tra i diversi argomenti toccati dal presidente, guardiamo alle prossime elezioni che alla fine del 2024 rinnoveranno tutte le federazioni olimpiche. Così Petrucci: "Ho una malattia: mi diverto a prendere insulti social quando mi ricandido. Perciò lo rifarò. Il mio mandato scade nel 2025. Arriverò al 2029 troppo vecchio (avrà 84 anni, ndr)? I limiti di un mandato dovrebbe stabilirli solo l’Onnipotente, non gli umani." Intanto sono umani coloro che hanno cambiato la legge nel luglio scorso che ne impediva la quarta candidatura consecutiva... e da buon umano adesso tira la volata all'unico presidente sportivo che ne è rimasto escluso.

Così sulla presidenza del CONI: "Si discute in politica se estendere i mandati dei Governatori regionali, non capisco perché non dovrebbe estendersi quello del presidente del Coni. Malagò merita la conferma, è un dirigente preparato. Agganciato a questo tema, c’è lo sport dentro alla Costituzione. Servono competenze per riempire quella che rischia di rimanere una scatola vuota creata da dichiarazioni di principio."