Serie B Playoff - La Gemini Mestre in bella vista al PalaCarrara della T Gema

Serie B Playoff - La Gemini Mestre in bella vista al PalaCarrara della T Gema
© foto di Elisa Maestripieri

Questa Mestre è quanto di più bello e cestisticamente poetico si potesse mai vedere. Quella che è scesa in campo martedì sera al PalaCarrara è la “finta sesta” da 37 punti in 14 minuti, 29 solo nel primo quarto. Cinque giocatori in doppia cifra. Galmarini inarrestabile - e immarcabile - timbra di biancorosso l’avvio di partita (8 punti su 10 in 4’). Mazzucchelli in mezzo a due avversari che la mette da sotto quasi fosse una passeggiata e nel terzo quarto asciuga il campo. Uno e trino. Lo Biondo miglior realizzatore di serata che si porta a casa un 25 di valutazione, la bomba di Contento sulla sirena. Da metà campo. Il 50 per cento nelle triple.

È una di quelle partite da vedere e rivedere in loop e che entra ufficialmente nella storia del Basket Mestre. Devastante sul perimetro, sempre in vantaggio, la Gemini domina Gara 2 dei Playoff dall’inizio alla fine, con un terzo quarto che sembra durare un’eternità in cui la Gema prova più volte a rientrare ma viene sistematicamente e chirurgicamente fermata anche quando riesce a riempire il solco scavato dalla Gemini nel secondo tempino (+16), portandosi a una tripla di differenza a 28 secondi dalla fine del terzo periodo (61-64) in cui succede di tutto, compreso Toscano a terra che rimedia un bernoccolo e il sopracciglio rotto di Galmarini che esce con il volto insanguinato dal campo.

LA CRONACA. Nel primo quarto Mestre sembra indemoniata: non la ferma nessuno. 7-23 in sette minuti e si capisce subito che la squadra scesa in campo ha ben altro atteggiamento rispetto a domenica scorsa. Si chiude 15-29 con Mestre che doma la fisicità dei termali con incredibile intensità e pura alchimia. Il secondo parziale resta negli occhi di chi guarda per la grande giocata che porta i Grifoni a +16: a livello mentale e atletico in campo sembra esserci una squadra sola, con i termali che subiscono l’energia e la velocità dei biancorossi. A metà del secondo quarto Mestre ha già 7 giocatori a referto. Stanic sblocca l’impasse rossoblù a 5:31 dalla fine con una tripla e insieme a Toscano sigla il 5-0. La Gema cambia difesa per cercare di arginare la Gemini e dal -16 cerca il canestro del -6 a 3:23 ma sbaglia (31-40) e viene punita da Rubbini - Lo Biondo - Rubbini. Si va in spogliatoio con Mestre avanti di 9 lunghezze (38-47).

Il terzo quarto ha la peculiarità di durare in eterno per chiunque stia assistendo alla partita. L’avvio è nel segno della Gema che non ci sta e con Passoni e Bedin torna a -4 in un amen (44-48). Un gran canestro di Giordano, l’assist di Galmarini pressato dalla difesa per Lo Biondo e la tripla del lungo mestrino: 46-53. Bedin riporta Montecatini a -5, Lo Biondo mani di velluto centra il canestro dalla lunga distanza. La Gema ritrova la difesa di Gara1 ma Mestre continua a macinare punti, pur con qualche difficoltà in più. 54-59 e si lotta su ogni pallone. Poi arriva “Killer Lobi” che piazza la terza tripla del periodo (54-62). La partita si fa nervosa, in campo regna la frenesia con Mestre che è più solida rispetto a Montecatini. Una magia di Toscano e il viaggio in lunetta di Stanic portano Montecatini a -3. A 28” dalla fine Toscano è a terra e si tiene la testa (rimedierà un bernoccolo) mentre Galmarini deve lasciare il parquet col volto insanguinato per una botta al sopracciglio. Il capitano, imperturbabile come solo lui sa essere, asciuga il campo. L’infinito terzo quarto sembra concludersi così ma Contento è di altro avviso: dai nove metri piazza la bomba sulla sirena. 61-67.

Ultimo tempino all’insegna dei falli - a referto definitivo saranno 63, un numero che ha il sapore dei record - e dei conseguenti tiri liberi. Di Pizzo su Speedy Rubbini, Rubbini su Toscano, un tecnico a Contento, Chiarini falloso sul Conte. L’avvio dell’ultimo parziale racconta di una partita sul filo dei nervi e della stanchezza. Così Brambilla decide di spezzare il ritmo e piazza la seconda tripla per festeggiare il compleanno (66-75). Mestre ha cinque giocatori in doppia cifra e parecchi falli sul groppone. Di Pizzo e Chiarini in lunetta riportano sotto Montecatini, Galmarini la ricaccia indietro siglando il +10 (71-81). A 3 minuti e mezzo dalla fine Passoni mette la bomba del -5, Contento risponde a tono ed è +12 per la dodicesima tripla di serata per Mestre (76-84). Tecnico a Stanic, quinto fallo di Galmarini, ancora Stanic che si palleggia su un piede la dicono lunga sul finale di Gara2. A 1:16 da giocare è più lunetta che campo. Finisce 82 a 96 con Lo Biondo da sotto, a siglare una partita da incorniciare davanti all’indomita e fedelissima delegazione di tifosi. Questa Mestre è quanto di più bello e cestisticamente poetico si potesse mai vedere. Capace di emozionare e di giocare con un’intensità corale entusiasmante. Tra due giorni è tempo di Gara 3 al Taliercio. L’appello è per la città intera. Un’occasione per dimostrare che Mestre c’è: Gemini Mestre ha bisogno che il sesto uomo in campo faccia “tremare” il palazzetto come non mai. Inseguiamo insieme il sogno.
 

La T Tecnica Gema Montecatini - Gemini Mestre 82-96 (15-29, 23-18, 23-20, 21-29)
La T Tecnica Gema Montecatini: Daniele Toscano 25 (6/8, 1/3), Lorenzo Passoni 18 (3/4, 2/6), Nicolas Manuel Stanic 9 (0/1, 2/2), Lorenzo D’Alessandro 8 (0/0, 0/4), Marco Di Pizzo 7 (2/2, 0/0), Alberto Bedin 6 (3/4, 0/0), Mateo Chiarini 5 (1/3, 0/3), Federico Burini 4 (2/5, 0/3), Nicola Savoldelli 0 (0/0, 0/2), Mattia Acunzo 0 (0/0, 0/0), Jacopo Cellerini 0 (0/0, 0/0), Riccardo Albelli 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 33 / 45 - Rimbalzi: 35 9 + 26 (Lorenzo Passoni 10) - Assist: 13 (Federico Burini 4)
Gemini Mestre: Andrea Lo Biondo 22 (5/5, 4/6), Lorenzo Galmarini 16 (6/8, 0/0), Marco Contento 15 (2/3, 3/4), Luca Brambilla 12 (2/4, 2/3), Michele Rubbini 10 (2/4, 1/5), Andrea Mazzucchelli 10 (1/1, 1/2), Nicola Giordano 7 (1/8, 1/2), Simone Aromando 4 (0/3, 0/0), Francesco Reggiani 0 (0/2, 0/2), Ousmane Maiga 0 (0/0, 0/0), Marco Porcu 0 (0/0, 0/0), Pietro Bizzotto 0 (0/0, 0/0)