Valtur Brindisi: contro Scafati la prima vittoria pesante, ma che sofferenza

09.10.2025 17:43 di  Michele Longo  Twitter:    vedi letture
Valtur Brindisi: contro Scafati la prima vittoria pesante, ma che sofferenza
© foto di Longo / Ciamillo

Era il 23 dicembre del 2023 e finalmente Brindisi, proprio contro Scafati, stava regalando al pubblico del PalaPentassuglia la prima prestazione convincente dell’anno. Dopo una partita sempre condotta e affacciandosi al quarto quarto con un vantaggio di +15, Brindisi mise in scena uno dei suicidi sportivi più eclatanti degli ultimi anni riuscendo a perdere quella partita al supplementare. Se però quel giorno la tripla di Rivers andò a segno, portando il match al supplementare, ieri il sottomano di Mascolo non ha avuto lo stesso successo lasciando Cinciarini libero di volare in contropiede e siglare il 77-73 con cui si è chiusa la partita. Così come quella serata di dicembre, anche ieri la Valtur è arrivata a fine terzo quarto con un vantaggio consistente (+12) e anche ieri, come del resto domenica scorsa a Livorno, ha commesso tanti errori favorendo il rientro degli avversari. Due indizi non fanno ancora una prova, ma l’impressione è che quando la partita inizia a sporcarsi e la palla scotta un po’ di più, Brindisi tende a non essere così performante come in altri frangenti della gara. Ha sicuramente ragione coach Bucchi quando dice che la squadra ha fatto un’ottima partita per 35 minuti, ma diventa anche tutto inutile se poi si rischia di vanificare tutto in 5 minuti di confusione. Al netto di come sia arrivata, quello che conta per i pugliesi è proprio la vittoria, la terza in quattro partite e la prima contro una vera contender per la promozione. Punti pesanti, che valgono forse anche di più delle belle vittorie contro Cremona e Ruvo.

Scafati può invece solo mangiarsi le mani. Innanzitutto per i 13 tiri liberi lasciati sul ferro (48%), 7 dei quali sbagliati da Walker; in secondo luogo per le occasioni perse nell’ultimo minuto di gioco, prima proprio con Walker che sbaglia la tripla del sorpasso completamente solo in angolo e poi con Mascolo che fallisce il più semplice dei layup per il pareggio. La ciliegina sulla torta è stata poi messa da Caroti che, dopo essere stato richiamato dagli arbitri per un alterco con Cinciarini, ha pensato bene di sgambettare volontariamente Esposito nell’azione successiva e guadagnarsi l’espulsione, quando ancora mancavano 4’ alla fine del primo tempo.

La Valtur Brindisi ha dato comunque segni di miglioramento, di essere capace di sciorinare un buon gioco e trovare soluzioni diverse sia nel pitturato che sull’arco. Al tempo però emergono due problemi che questa squadra sembra avere; l'assenza di un americano come Francis e la gestione del ritmo in alcuni momenti della gara. Il primo si risolverà nel giro di qualche settimana (si spera di riaverlo per la partita contro Cividale del 2 novembre), mentre per il secondo ci sarà più da lavorare.

MISSING FRANCIS – Ci sono certi momenti della partita in cui i giochi non riescono, le difese si chiudono e c’è bisogno del talento del singolo per venirne a capo. Brindisi ha affrontato questi momenti sia contro Livorno che contro Scafati, ma ha avuto solo Copeland come giocatore off the ball in grado di poter fare queste cose. Sappiamo tutti che si tratta di un giocatore di un grandissimo talento anche se discontinuo, ma provate voi a tenere su la baracca con tutte le attenzioni della difesa concentrate su di voi. Copeland ci ha provato, delle volte è andata bene e delle volte male (Bucchi lo ha prontamente richiamato in panchina quando stava perdendo lucidità come in terra labronica), ma contro una difesa centrata e preparata sull’unica vera minaccia offensiva imprevedibile non è facile per nessuno. Quando rientrerà Francis le difese avversarie saranno obbligate ad effettuare delle scelte in certi momenti perché non potranno concentrarsi su entrambi. Tante volte in A2 abbiamo visto che nei finali ci vuole l’americano che fa l’americano e a Brindisi sta mancando terribilmente questo nelle partite più difficili e tirate. Aver vinto contro Scafati nonostante questa situazione non è da sottovalutare, anche perché ieri uno come Francis, abile a crearsi il tiro dal palleggio nell’1vs1 sarebbe servito ancora più di un Copeland che troppe volte si è andato a schiantare in penetrazione contro i lunghi campani.

IL RITMO – La pallacanestro ha delle regole non scritte che però sono fondamentali nell’indirizzare l’andamento di una partita. Una di queste è la gestione del ritmo, ovvero se stai vincendo e sei in controllo sei tu che devi decidere a che velocità giocare ed evitare di accelerare i possessi per non rimettere in ritmo gli avversari con la transizione. Sul +12 ieri invece Maspero, partita pessima la sua, ha iniziato ad accelerare i tempi di gioco a cercare penetrazioni o passaggi affrettati nei primi secondi dell’azione. Copeland ha fatto lo stesso accelerando scelte e conclusioni con un duplice effetto negativo: l’errore nei layup più semplici perché l’attacco era fuori giri  e conclusioni affrettate che hanno favorito facili rimbalzi e transizioni. Questa inspiegabile frenesia ha anche portato a commettere 4 falli, quindi a entrare in bonus, dopo 100 secondi dall’inizio del quarto quarto. A 8:19 dalla fine Scafati è andata sempre in lunetta su qualsiasi fallo. Onestamente inaccettabile quando sei avanti di 12, hai avuto più volte la palla per allungare e la fretta dovrebbe essere tutta nelle corde degli avversari. Infine la decisione. Troppe volte si è avuta troppa timidezza nel concludere a canestro e, come nel caso di Vildera, una finta di troppo si è trasformata in una stoppata subita invece che in un probabile 2+1.

Sono questi i punti fermi da migliorare in vista delle due prossime e insidiosissime trasferte contro Avellino e Milano, ma bisogna comunque partire dal presupposto che la stagione è lunga e gli equilibri da costruire. Basti vedere i risultati della giornata per capire quanto sia imprevedibile questo campionato. Rieti contestata e insultata dai giornalisti locali dopo la prima partita si è trasformata in un carrarmato, Rimini ha perso entrambe le partite in casa, Forlì è in crisi, Pistoia che sembrava essere partita bene ha perso di 21 in casa nel derby toscano. Al momento solo Verona sembra essere quella che sta trovando gli equilibri più in fretta, del resto è la favorita numero uno alla promozione.