A2 - Fortitudo, Banks: "C'è stato un reset, iniziata una nuova stagione. Dalmonte? Uno dei motivi del ritorno"

A2 - Fortitudo, Banks: "C'è stato un reset, iniziata una nuova stagione. Dalmonte? Uno dei motivi del ritorno"
© foto di Valentino Orsini / Fortitudo

RepubblicaAdrian Banks ha parlato del suo ritorno alla Fortitudo Bologna e del giocare al PalaDozza davanti ai tifosi della Effe. “È stato emozionante come l’immaginavo. Ho giocato qui da avversario ma mi sono serviti nove anni in Italia prima di poter chiamare casa questo luogo storico, è stato un momento speciale. Ho deciso di tornare per vivere un’esperienza, il mio obiettivo è portare del buon basket, energia positiva e far divertire un bel po’ di gente".

Sulla squadra e il rapporto con gli altri giocatori, Banks aggiunge: "Credo tutti in Italia sappiano che so segnare tanto, quel che dovevo dimostrare era di poter essere utile al gruppo e che non conta Adrian ma la squadra. Io e Aradori siamo una coppia pericolosa, io creo spazi per lui e lui li crea per me, quando ci siamo conosciuti meglio anche con gli altri abbiamo capito come aiutarci a vicenda. Io ho imparato che creare spazi per loro e essere un riferimento anche negli spogliatoi è adesso la cosa più vantaggiosa pure per me, perché quella più utile a vincere le partite: in questa squadra voler esser quello che fa 25 a gara non sarebbe la via migliore per ottenere risultati. La principale differenza tra la A e la A2 è proprio che in qui i singoli incidono meno, è fondamentale il collettivo".

Banks è stato annunciato in Fortitudo l'8 maggio scorso, e un giorno dopo è arrivato l'esonero di coach Luca Dalmonte. La guardia ha rivelato che Dalmonte era uno dei motivi per cui aveva deciso di firmare. "Mi ha colpito, non mi era mai capitato e Dalmonte era stata una delle ragioni per cui ho scelto di tornare, abbiamo sempre avuto un rapporto di grande stima. Quella mattina è venuto in hotel a informarmi di persona e a farmi l’in bocca al lupo, l’ho apprezzato. Ero sorpreso, non sapevo cosa sarebbe successo dopo, ma è tutto parte di questo mestiere e i miei compiti non sono cambiati: comunque dovevo lavorare, portare la mia esperienza, fare del buon basket e aiutare a vincere. E ora sta succedendo, quindi va bene [...] C’è stato un reset, nessuno parla più del resto della stagione, ne è iniziata una nuova in cui siamo 2-1, e vogliamo partire da qui”.