A Bilbao gran rilancio della U20. Ora Gentile & C. da rompiscatole

Speciale Enrico Campana – E’ l’Europa che cambia, o che gira alla rovescia?. Vedremo. Fatto sta che nell’Europeo Under20 di Bilbao mentre la Spagna schiacciasassi (120 punti all’Austria del dominicano Carlos Novas) fa passerella, l’Italia in 72 ore passa dall’allarme rosso al primo posto grazie al “Gentile-show” nella gara con i tedeschi che materializza un team più convinto di se. Nel sabba dell’ultimo giorno vanno fuori (e si giocheranno la permanenza in Divisione A) i grandi slavi, Serbia e Croazia, e quella Lituania spentasi dopo aver messo ko gli azzurri con i 32 punti della meteora Kulvietis. Ma il crollo peggiore, in fondo, è della Serbia e non basta l’infortunio al ginocchio di Dejan Musli, il suo gioiello, a giustificare il crollo della famosa “generazione 91” vincitrice dell’oro under 16 e 18 e poi dissoltasi a Bilbao, forse anche per i saccheggi dei club più ricchi ai magnifici “allevamenti” di giganti di Blegrado e dintorni.
L’ultimo giro di roulette premia dunque gli sloveni nel supergirone slavo dove il Montenegro è la rivelazione perdendo il 1° posto contro i russi per una giocata da 3 alla fine. I nostri cugini dell’est strapazzano i serbi (22 punti di scarto), ma ben più sorprendente è il colpo degli svedesi che danno la paga alla Croazia (14 punti di scarto) con un genietto di origine polacca (Christopher Czerapowicz, 1,97, ala, 17 punti e 13 rimbalzi). Infine, la Germania coi suoi 3 “NCAA Boys” mette fuori la cicala Lituania regalando il 1° posto agli azzurri che significa passare al girone per i quarti con due vittorie sostanziose (Germania e Ukraina) e ottime prospettive nelle 3 partite che ci aspettano il 18, 19 e 20 luglio rispettivamente con Turchia, Grecia e Spagna.
In sintesi, la fortuna è stata generosa: oltre ad aver cancellato il risultato con la Lituania, i quarti di finale sono già ipotecati e ragionando con un possibile 2° posto dietro la SuperSpagna dovremmo schivare nell’eliminatoria diretta Francia e Russia che sono al top dell’altro girone a 6 e trovare Slovenia o Montenegro. E in ogni caso, adesso l’Italia sa che può vincere contro chiunque, forse esclusa la Spagna di Nikola Mirotic, il montenegrino adottato dal Real Madrid che in 16 minuti ha realizzato 28 punti (+7 rimbalzi, 11/13 al tiro) ma soprattutto ne ha segnati 22 a metà gara, quanti tutta l’Austria!
“Abbiamo dimostrato il valore della nostra squadra, e soprattutto quando la situazione inaspettatamente era diventata difficile”, Alessandro Gentile particolarmente felice per il rilancio dell’Italia nell’Under20 di Bilbao tenendosi lontano, da buon leader, dal cullarsi sugli allori del suo show contro i tedeschi ammonendo che “nella vittoria il merito del successo va sempre distribuito con i compagni.”
E difatti quello della punta di diamante dell’ultima leva, l’anno scorso top-scorer negli Europei Juniores, si è confermato l’atteggiamento giusto per arrivare alla prima meta di questo appuntamento che cerca di riscaldare il cuore della speranza del nostro basket da troppo anni confinato in un ruolo subalterno, magari per premiare il buon lavoro del ciclo di Piano Sacripanti, il coach canturino passato a Caserta attraverso Pesaro, che stavolta potrebbe avere il gruppo giusto per conquistare un’altra medaglia dopo il bronzo 2007 di Nova Gorica con i vari Aradori, Datome e Hackett.
Sabato pomeriggio la rabbia azzurra è toccata all'Ucraina. La formazione battuta nella prima giornata dalla Germania e trascinata dallo spettacolare play Lebedintsev (1,88), ha fermato la Lituania (73-63) e ben fornita di giganti, il nostro punto debole, in un incontro senza ritorno ha visto l’Italia non dare respiro ai rivaliu giocando a folate, ma soprattutto stringendo le maglie della difesa. Soli 54 punti concessi, e ben neutralizzati i giganti semoventi, come Pustovyi (solo 3 punti e 5 rimbalzi). Gara perfetta, di grande intensità, la conferma di una crescita a un livello più alto al quale può aspirare.
Sacripanti ha avuto punti da 10 giocatori, le rotazioni hanno permesso di tenere il ritmo alto e uno spasmo agonistico da appuntamento cruciale. E con la maggior fluidità di gioco c’è stato spazio per l’atletismo dell’atipico Achille Polonara, l’ala forte anconetana col fisico da saltatore olimpico, lanciato da Teramo in A e il talento del reggiano dell’Armani Niccolò Melli che ha portato anche 6 rimbalzi e 2 assist, e non è caduto nella trappola dei falli come contro i tedeschi. L’Italia ha avuto anche la risposta puntuale nei cambi, e specie da quel Moraschini, uno dei 5 emiliani della squadra del domani. Ma dopo l’infortunio al ginocchio e un anno di prestito nelle divisioni minori, Andrea De Nicolao, chiede spazio l’anno prossimo nella Benetton nelle rotazioni del play, e forse lui l’erede di capitan Bulleri.
Gentile tira il gruppo, è lui il top scorer (14,7 di media, anche se ha tirato male da 2, 5/24, il 20% contro il 52,9% da 3!) di questa nazionale senza nord-ovest (Lombardia-Piemonte), una spruzzata di razza Piave (i veneti De Nicolao padovano di Camposanpietro e il mestrino Ceron), un abruzzese (il pescarese Fontecchio, il meno utilizzato), la stella del sud (Gentile junior, casertano di Maddaloni) e il blocco emil-marchigiano. Emiliani sono le due “teste quadre” reggiane (Melli e Cervi), il Rossi Baldi modenese di Vignola, il ferrarese di Cento Moraschini, e il bolognese Michele Vitali fratellino dell’azzurro di Roma. Marchigiani sono Santiangeli da San Severino Marche, cittadina-museo amata da Vittorio Sgarbi, Traini di Loreto, la città del famosa santuario Mariano, e Achille “crazy” Polonara grandissimo atleta, fissato per il 33 che è il numero di maglia di Larry Bird e Pippen e grande prospetto di Teramo. Non c'è la Toscana e Siena che ha la squadra plurititolata e la scuola Virtus. Polonara ha firmato il suo “piccolo slam” in chiusura di girone contro l’Ucraina: miglior realizzatore (15 punti in 27’ partendo dalla panca, 7/11, 6/10 da sotto e 1/1 da 3, ben 5 rimbalzi offensivi,6 in totale, e recuperi ma anche 4 perse Questo il tabellino degli azzurri: De Nicolao 10, Melli 12, Gentile 9, Vitali 2, Cervi 2; Polonara 15, Traini, Santiangeli, Moraschini 8, Ceron 4, Baldi 4.
Per quanto riguarda le classifiche di specialità, Niccolò Melli, prospetto Armani, porta rimbalzi (6 di media) mancando un pivot di tal lattame è 1° anche nelle stoppate (1,7), Moraschini ha portato punti decisivi in ogni gara scoprendosi 1° negli assist (2,7), infine DeNicolao, la pulce atomica, è il graffio e il polmone del team.
C’è già a Bilbao un’Europa del futuro che mostra i suoi gioielli, e naturalmente si comincia col Gentile-Baby che nella gara della svolta contro i tedeschi è stato primo in 4 specialità. Nikola Mirotic il montenegrino della Spagna e del Real premiato come Rising Star dell’Eurolega (preferito a un certo Valanciunas) è il top scorer, e spesso in doppia cifra. In doppia cifra con l’Austria anche il gigante turco Furkan Aldemir (2,07), 22 punti, 12 rimbalzi, 4 stoppate, e con l’Italia il tedesco Daniel Theis (2,07) 15 punti e 15 rimbalzi. Alla Lituania dopo i 32 di Kulvietis con l’Italia non sono bastati con l’Ucraina Mindaugas Kupsas ( m.2,11) 21 punti, 8 rimbalzi, 1 stoppata e e Peciukevicius con la Germania (18 punti e 6 assist). Contro la Lituania ben 7 stoppate e 22 punti per Artem Pustovy, il 2,16 ucraino ridimensionato dagli azzurri (3 punti). Notevole anche il greco Linos Chrysikopoulos (20 punti, 8 rimbalzi), il francese Fournier (16 e 32 recuperi).
La sorpresa è certamente la piccola repubblica del Montenegro, pensate che squadra sarebbe se il Real Madrid non le avesse rubato un Mirotic in fasce… Ha vinto nettamente i due derby slavi, battuto di ben 25 punti la Serbia sfiorato il 3° successo perdendo 66-68 con un gioco da 3 contro i russi, canestro e tl di Strabkov. Non è bastata un’altra grande gara di Dubljevic, una doppia doppia con 25 punti e 10 rimbalzi.
A punteggio pieno solo la Francia, campione uscente, e la supersonica Spagna che ha battuto nettamente la Grecia vicecampione europeo e gasata dal suo stile di gioco e dal fattore campo.
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Risultati (3.a g preliminari). Girone A - Russia-Montenegro 68-66 (13 Zubkov, Strebkov, 25 Dubljevic), Slovenia-Serbia 102-80 (21 Pajic, 26 Nedovic, Slo 33/37 tl). Classifica fin.: 1. Russia 2/1, 2. Montenegro 2/1, 3. Slovenia 1/2, 4. Serbia 1/2.
Girone B: Francia-Lettonia 79-46, Svezia –Croazia 70-56 (17 Czerapowicz + 13 rimbalzi, 14 Boris Barac). Classifica fin.: 1.Francia 3/0, 2. Svezia 1/2, 3.Lettonia 1/2. 4. Croazia 1/2.
Girone C: Grecia-Turchia 78-63 (23 Katsivelis + 10 rimb., 19 Aldemir +17 rimb.), Spagna-Austria 120-47 (28 Mirotic, 18 Novas). Classifica fin.: 1.Spagna 3/0, 2. Grecia 2/1, 3. Turchia 1/2, 4. Austria 0/3
Girone D: Italia-Ucraina 70-54 (15 Polonara, 13 Liebedtsev), Germania-Lituania 88-73 (16 Nils Giffey, 16 Peciukevicius + 6 as.). Classifica fin.: 1. Italia 2/1, 2.Germaia 2/1, 3. Ucraina 1/2, 4 Lituania 1/2..
Gironi di qualificazione ai quarti: Girone A Francia (2/0), Russia (1/1), Montenegro (1/1), Lettonia (1/0), Svezia (0/1), Slovenia (0/1) Girone B: Spagna (2/0), Italia (2/0), Grecia (1/1), Germania (1/1), Turchia (0/2), Ucraina (0/2). Calendario dell’Italia: 18 luglio, Italia-Turchia (18.30), 19 luglio, Italia-Grecia (20.45), 20 luglio Italia-Spagna (20.45)