Le agevolazioni disponibili per Social e Sport bonus per ASD/SSD

Le agevolazioni disponibili per Social e Sport bonus per ASD/SSD

Sport e social bonus: chance fiscale a confronto per gli enti sportivi dilettantistici. Tra le agevolazioni previste per il 2023 rientrano anche le due misure previste a sostegno dello sport e terzo settore.

La prima, introdotta nel 2018 e più volte prorogata, anche per quest'anno ad opera dell'ultima legge di Bilancio (articolo 1, comma 614, della legge 197/22), prevede, in sostanza, l'attribuzione di un credito d'imposta per le liberalità effettuate per interventi su impianti sportivi pubblici, ivi inclusi quelli dati in concessione ad associazioni e società sportive dilettantistiche (Asd/Ssd).

Il social bonus, invece, è introdotto dal Codice del Terzo settore quale credito d'imposta per le liberalità destinate a finanziare i progetti di investimento su immobili pubblici inutilizzati o confiscati alla criminalità organizzata. Ciò a patto che tali beni siano assegnati a enti del Terzo settore (Ets) per lo svolgimento di attività di interesse generale con modalità non commerciali.

Se pure distinti, i due benefici presentano diversi aspetti in comune, specie se le liberalità agevolate sono effettuate nei confronti di enti dotati della doppia qualifica. Vale a dire soggetti in possesso sia della veste di Ets sia di Asd o Ssd. In quest'ipotesi, ferma l'incumulabilità delle due agevolazioni, occorrerà dunque verificare se e quale delle due misure sia più conveniente nel caso concreto. In entrambi i casi, si tratta di crediti d'imposta destinati ad incentivare gli interventi di manutenzione e restauro di immobili pubblici.

Altro aspetto in comune riguarda poi il trattamento fiscale. Sia lo sport che il social bonus non rilevano ai fini delle imposte dirette e Irap. Allo stesso modo, si può fruire del beneficio dalla dichiarazione dei redditi relativa all'anno in cui è stata effettuata l'erogazione e nelle dichiarazioni successive, fino ad esaurimento del credito.

­fonte: Jessica Pettinacci /Gabriele Sepio - Il Sole 24 Ore