Un Cunningham da record trascina Detroit al successo contro Washington
Cade Cunningham firma la sua miglior prestazione in carriera con 46 punti e una tripla doppia, guidando i Detroit Pistons a una rimonta spettacolare contro i Washington Wizards (137-135 dopo un overtime). La squadra di coach Monty Williams, sotto di dieci punti a cinque minuti dalla fine, trova energia e precisione nei momenti decisivi, conquistando la settima vittoria consecutiva. Il protagonista assoluto è naturalmente Cunningham: 14 canestri su 45 tentativi, 16/18 ai liberi, 12 rimbalzi, 11 assist e 5 recuperi, numeri da leader totale.
La partita si accende nel finale dei tempi regolamentari: Daniss Jenkins, autore di 24 punti e 8 rimbalzi, segna la tripla che porta il match all’overtime.
Accanto a lui brillano Jalen Duren (19 punti, 14 rimbalzi), Duncan Robinson (13 punti) e Javonte Green (11 punti e 11 rimbalzi). Washington risponde con CJ McCollum (42 punti), Cam Whitmore (20) e Alex Sarr (15 punti e 15 rimbalzi), ma non basta per interrompere la striscia negativa di nove sconfitte consecutive.
Nel supplementare, Whitmore firma il 132-129 per i Wizards, ma Detroit ribalta con la tripla di Robinson e la schiacciata di Green su assist di Duren (136-133). Kyshawn George accorcia, McCollum fallisce la tripla del sorpasso e Paul Reed sbaglia due liberi, ma l’ultimo tentativo di McCollum si spegne sul ferro. Il pubblico della Little Caesars Arena esplode: i Pistons completano una rimonta che sembrava impossibile, con Cunningham ancora decisivo nell’ultimo timeout per servire Jenkins nell’angolo.
La cronaca racconta anche i parziali chiave: Detroit avanti 67-61 all’intervallo, poi sorpassata da Washington nel terzo quarto (96-87). Corey Kispert porta i Wizards sul +12 (101-89), McCollum allunga a +13 (107-94), ma Cunningham e Green riaccendono la speranza. Il finale è un susseguirsi di emozioni: tripla di Cunningham per il -5, liberi di McCollum per il +5, Jenkins risponde dall’arco e porta la gara all’overtime. Alla fine, la differenza la fa la resilienza dei Pistons e il talento di Cunningham, che scrive una pagina storica della sua giovane carriera.