Orlando rimonta, Desmond Bane ne mette 37: Heat travolti nel quarto periodo
Playoff a eliminazione diretta per questa NBA Cup con derby nella Florida. Partenza da razzo per Miami: 15-0 e una valanga di triple che conferma la fama di una delle migliori batterie offensive della lega. Tyler Herro, Andrew Wiggins e Norman Powell sparano colpi pesanti, mentre i Magic, frastornati, provano a ricucire avvicinandosi al ferro e cercando la lunetta: da tre, l’aria è rarefatta e non basta per evitare il primo strappo (30-17). È il tipo di inizio che ti costringe a scegliere: o crolli, o cambi ritmo e identità. Orlando sceglie la seconda via.
Il rapporto di forza si capovolge nel secondo quarto: Orlando trova i propri spot e, soprattutto, l’indirizzo dall’arco. Jalen Suggs e un ispirato Desmond Bane firmano la rivolta, Wendell Carter Jr. e Anthony Black incidono nelle pieghe, Paolo Banchero aggiunge presenza e aggressività: il pubblico sente che la partita è cambiata e i locali mettono la testa avanti. Miami, meno fluida e più bistrattata fisicamente, resta comunque aggrappata al punteggio, salvando il riposo con il minimo scarto (57-56).
Col cronometro che scorre, la sensazione è chiara: i Magic prendono il controllo. Il collettivo, guidato da Bane con Banchero e Suggs come primi riferimenti, macina possessi e le conclusioni dall’esterno iniziano a cadere con regolarità; gli Heat faticano a registrare la difesa e sopravvivono grazie alle iniziative di Herro, Bam Adebayo e Powell, tra falli subiti e viaggi in lunetta, ma la struttura resta fragile (89-83).
È il preludio a un quarto periodo che non ammette repliche.
Bollente, Bane apre il quarto con un 9-2 che spinge il margine a +13: è il “run” che spezza definitivamente la resistenza di Miami, da cui non si rialzerà (117-108). Adebayo e Wiggins ci provano, aggressivi fino alla fine, ma i Magic non tremano, gestendo e archiviando un successo prezioso che vale una semifinale di NBA Cup a Las Vegas. L’uomo della notte è Desmond Bane: 37 punti, 6 rimbalzi e 5 assist, 14/24 dal campo e 6/9 da tre. Senza Franz Wagner e con Banchero limitato, l’esterno risponde dopo la giornata-no da 5 punti contro gli stessi Heat: “nella zona” nell’ultimo atto, 15 punti che fanno esplodere la difesa sul perimetro. Quando l’indirizzo dall’esterno c’è, Orlando diventa un’altra squadra.