NBA - Dillon Brooks accusato di aver puntato al pollice ferito di Stephen Curry

NBA - Dillon Brooks accusato di aver puntato al pollice ferito di Stephen Curry
© foto di nba.com

Stephen Curry si era infortunato al pollice destro durante la penultima partita della stagione regolare contro Portland a metà aprile. Autore di 13 punti con 4/12 al tiro nella sconfitta di Gara 5 di ieri a Houston, ha assicurato che questo infortunio non ha avuto "alcun impatto" sul suo gioco. La domanda dei giornalisti è venuta naturale, perché durante la gara in diversi hanno avuto la percezione che i giocatori dei Rockets, e in particolare Dillon Brooks, mirassero a colpirlo proprio lì per danneggiare deliberatamente il playmaker dei Warriors. "Non ci pensiamo. E se è un fallo, devono fischiarlo. Questo è tutto. (Gli arbitri) cercano di guardare il corpo, il momento in cui la palla viene rilasciata, dove si trova il contatto. C'è una sottile differenza nel modo in cui alcune persone lo fanno e... Quando dico che è un fallo, è un fallo", dice il tiratore che finora in questa serie ha ottenuto meno tiri liberi (4) rispetto alla stagione regolare (4.3).

Ma in sala stampa è passato anche il giocatore di Houston... Quando l'argomento è stato sollevato Alperen Sengun, al suo fianco nella conferenza, è scivolato in un sorriso prima della risposta del suo compagno di squadra. "Se avessi una caviglia infortunata, attaccherei quella caviglia ogni volta. Quindi, non importa quello che dicono in televisione, possono continuare a dirlo" ha ribattuto Dillon Brooks, dichiarandosi indirettamente colpevole. La lega dovrà affrontare questo argomento quest'estate per evitare ulteriori rischi, secondo l'allenatore di Golden State Steve Kerr.

E' sua infatti la chiosa finale: "Quello che sta succedendo quest'anno è che i giocatori cercano sempre di aggirare le regole. Sanno cosa stanno facendo. Durante il campionato, i giocatori mirano alle mani di coloro che tirano dopo che la palla è stata lanciata. Perché sanno che non sarà chiamato un fallo. Perché è solo questione di tempo prima che qualcuno si rompa un pollice o una mano. Ma queste sono le regole. Penso che possano fischiare un fallo flagrante se vogliono.[…] Succede ovunque nella lega. È la cosa più stupida che abbia mai sentito, ma dobbiamo passare attraverso il processo della lega per cambiare le cose. [...] So che abbiamo 30 allenatori che pensano che sia stupido che lo permettiamo."