Trapani, è scontro con la tifoseria: «Non saremo sugli spalti contro l'Olimpia Milano»

Trapani, è scontro con la tifoseria: «Non saremo sugli spalti contro l'Olimpia Milano»
© foto di Ciamillo

I gruppi del tifo organizzato della curva del Trapani Shark — Trapanesi Granata, Nessuna Resa U.TP, IDN e Gate 91100 — comunicano con rammarico che non saranno presenti sugli spalti in occasione della partita di domenica contro l’Olimpia Milano.
È una decisione dolorosa, maturata dopo un’attenta riflessione, ma resa necessaria da una situazione che riteniamo profondamente ingiusta.
Apprendiamo solo in queste ore, tramite un tweet, che sarebbe stata avanzata un’offerta di biglietti a 32 euro: una proposta mai comunicata ai gruppi della curva e comunque distante dalla nostra richiesta, che era concreta, equilibrata e allineata ai prezzi dei settori popolari delle tifoserie di tutta Italia.

Da sempre viviamo la curva come casa, sacrificando voce, tempo e denaro per sostenere i nostri colori senza sosta: in piedi per quaranta minuti, spesso di spalle al campo, per guidare il tifo granata con passione pura. Tuttavia, il costo imposto per il settore curva — da sempre simbolo di tifo popolare — ci appare sproporzionato e non in linea con la realtà economica di molti membri della nostra comunità, tra cui studenti, giovani lavoratori, disoccupati e famiglie monoreddito.
Nonostante ciò, avevamo avanzato una proposta concreta ed equilibrata, costruita con responsabilità e buon senso, per garantire la massima partecipazione anche ai più deboli. Una proposta calibrata sui prezzi medi dei settori curva negli altri palazzetti d’Italia, con l’obiettivo di mantenere un tifo degno della posta in palio. Purtroppo, apprendiamo che la società ha deciso di respingerla senza mostrare il minimo spiraglio di apertura, neanche in vista dei playoff.

Riconosciamo lo sconto previsto per gli under 18 accompagnati da un genitore, ma resta l’amarezza per il totale disinteresse verso chi ha scelto di abbonarsi dall’inizio della stagione, inclusi tutti i componenti dei gruppi organizzati della curva, che con la loro presenza costante hanno animato ogni partita casalinga.
A ciò si aggiunge un lungo elenco di promesse mai mantenute: dalle mancate risposte per la coreografia della Coppa Italia a Roma, alla promessa, mai onorata, di un contributo per le coreografie playoff con la Fortitudo, oltre alla rimozione arbitraria del nostro materiale per tifare (cassa, megafoni, bandiere, ecc.), fino ai silenzi sulle trasferte di Scafati e Napoli. Promesse che, se mantenute, avrebbero dato valore concreto a un rapporto che oggi, invece, sentiamo totalmente unilaterale.

Crediamo che questa scelta, da parte della società, non favorisca il clima infuocato e trascinante che questa partita — la più importante della stagione — meriterebbe. È un passo che va nella direzione opposta rispetto a chi dice di voler valorizzare il pubblico e il tifo organizzato, anima e motore del PalaShark.
Domenica non saremo sugli spalti, ma la curva non farà mancare la propria voce: saremo presenti fuori dal palazzetto, per far sentire comunque il nostro sostegno alla squadra, come abbiamo sempre fatto. Il nostro amore per la maglia granata non conosce tornelli né barriere.
In vista dei playoff, se non dovessero arrivare segnali di cambiamento e apertura, ci troveremo costretti — con immenso dispiacere — a proseguire su questa strada, lontani da un palazzetto che dovrebbe appartenere a tutti i tifosi, non solo a chi può permetterselo.
Siamo pronti a sederci con la società per valutare insieme una proposta ragionevole che consenta a tutti di continuare a vivere e sostenere il basket a Trapani.