Matt Ishbia chiarisce la posizione sulla luxury tax e l'ultima mossa dei Suns

Matt Ishbia chiarisce la posizione sulla luxury tax e l'ultima mossa dei Suns

Matt Ishbia ha cambiato tono e priorità quest'estate. Non sta gettando più mucchi di soldi sul fuoco, ora sta ordinando ai Phoenix Suns di fare mosse non per dare priorità alle vittorie nel presente, ma per risparmiare i soldi del loro proprietario. I Suns sono stati quasi costretti a uscire dalle mani di Robert Sarver, e l'ex allievo di Michigan State e miliardario dei mutui Matt Ishbia si è precipitato per acquistare la squadra e presentarsi come il proprietario moderno, empatico e dalle tasche profonde il cui senso degli affari stava per portare profitti e titoli incalcolabili all'Arizona. 

Calatosi nel personaggio Ishbia è stato subito coinvolto nello scambio per portare Kevin Durant ai Suns in cambio di ogni scelta al draft che non fosse stata inchiodata sopra Mikal Bridges, Cam Johnson e Jae Crowder. Poi, quando la NBA ha messo in campo nuove restrizioni punitive sulle squadre costose, Ishbia ha deciso di dirigersi incontro alla tempesta e far salire il libro paga alle stelle aggiungendo Bradley Beal e rifirmando i giocatori con contratti sostenuti per renderli più commerciabili. Sfortunatamente, la maggior parte di quei giocatori perso valore, al punto che Jusuf Nurkic e Josh Okogie sono stati scaricati in altre squadre e Beal ha ricevuto un buyout. Kevin Durant è stato scambiato con gli Houston Rockets per un pacchetto che non sembra decisamente vincente.

E' proprio negoziando un buyout con Bradley Beal, da pagare a rate in cinque anni, che i Suns hanno ipotecato il loro futuro per migliorare la loro attuale situazione finanziaria. Proposta per la prima volta dai Milwaukee Bucks all'inizio dell'offseason, è servita a sostituire Lillard con Myles Turner e rimanere competitivi per il titolo. Ishbia no, solo per risparmiare e scendere sotto completamente la tassa. Uscire completamente dalla logica limitatrice della tassazione extra ripetuta negli anni: Ishbia ha capito che non ha senso essere la squadra più costosa della NBA senza alcuna possibilità di competere per un titolo, meglio costruirsi una flessibilità per spendere di più e migliorare la squadra in futuro. I complessi meccanismi del salary cap consentono ai Suns, dopo l'arrivo di Jordan Goodwin, di tenere sotto controllo la dinamica ed attestarsi sotto la tassa. E dal momento che ottenere e rimanere al di sotto di quella linea e risparmiare milioni di dollari alla proprietà è ora la priorità assoluta, Goodwin dimostra di essere il giocatore ideale da aggiungere. E Matt Ishbia rende la sua posizione sul risparmio di denaro in modo cristallino nel processo.