Cinzia Zanotti: «L'A1 a 11 squadre, con due gironi di A2 da 13, non dà una buona immagine del movimento»

Qualche settimana fa Cinzia Zanotti ha deciso di rifiutare l'offerta di Mauro Ferrari per prendere la panchina della Germani Brescia e diventare la prima coach donna nella storia della Serie A maschile. Ne è tornata a parlare sulle colonne del Corriere della Sera. «Una proposta che mi ha lusingato · racconta la Zanotti oggi ·, anche perché l'idea di mettermi alla prova con gli uomini c'è. Ma non oggi che sono centrata sul Geas». Zanotti è anche l'unica donna ad allenare nella Serie A1 femminile nella prossima stagione. «È un problema culturale, che parte dalla considerazione nei confronti delle ex giocatrici. Quando smette un uomo di una certa importanza gli si aprono tante strade, per una donna invece ancora nel 2025 è diverso. E del resto basta guardare gli staff tecnici delle squadre per rendersene conto, già una fisioterapista donna sembra una cosa strana».
Infine si parla del movimento femminile e della vittoria del bronzo agli Europei da parte della Nazionale di Zandalasini e compagne. «La Nazionale ha fatto il massimo e ha appassionato tanti, un grande aiuto per tutta la pallacanestro femminile. Ma bisogna cambiare passo anche nella quotidianità: la A1 a 11 squadre, con due gironi di A2 da 13, non dà una buona immagine del movimento».