Lakers fuori dalla NBA Cup: Redick critica la difesa e salva il rientro di Smart
I Los Angeles Lakers salutano la NBA Cup dopo la sconfitta per 132-119 contro i San Antonio Spurs. JJ Redick, visibilmente contrariato, ha sottolineato come la difesa sia stata il vero tallone d’Achille della squadra. Nel post-partita, il coach ha evidenziato la difficoltà nel forzare palle perse, i parziali concessi a fine quarto e la scarsa attenzione sugli esterni avversari, aspetti che hanno pesato sull’esito della gara. Redick non ha nascosto la sua preoccupazione, ammettendo che altre squadre mostrano una solidità difensiva superiore. «Poche squadre non hanno punti deboli, ma noi veniamo colpiti sempre sugli stessi aspetti», ha dichiarato. Con un defensive rating di 116.7, il più basso tra le squadre con almeno 15 vittorie e solo 21° in tutta la NBA, la situazione non è incoraggiante per una franchigia che punta al titolo.
A dare una nota positiva è stato il ritorno di Marcus Smart, assente da sei partite per un problema alla schiena. Il play ha chiuso con 26 punti e 3 rimbalzi in 28 minuti, realizzando ben otto triple. Redick ha apprezzato l’energia portata dal giocatore, pur sottolineando qualche scelta affrettata in attacco. Smart si conferma tra i migliori difensori dei Lakers, insieme a Jarred Vanderbilt, anche se quest’ultimo non offre lo stesso contributo offensivo. La convivenza con stelle come Luka Doncic, Austin Reaves e LeBron James diventa complicata se in campo c’è chi non riesce a segnare con continuità. Per questo, la dirigenza potrebbe valutare l’arrivo di ulteriori rinforzi difensivi prima della chiusura del mercato. La sconfitta con gli Spurs rappresenta un campanello d’allarme: per restare competitivi, i Lakers dovranno trovare equilibrio tra talento offensivo e solidità difensiva.