Il dramma di Jason Collins. L'ex NBA: «Ho un cancro al quarto stadio»

11.12.2025 22:01 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
Il dramma di Jason Collins. L'ex NBA: «Ho un cancro al quarto stadio»

Jason Collins, ex centro NBA con 13 anni di carriera alle spalle e sei squadre diverse, ha annunciato di avere un cancro al cervello al quarto stadio. La diagnosi è di glioblastoma, una forma particolarmente comune e aggressiva di tumore cerebrale. In una lettera aperta pubblicata su ESPN, Collins ha raccontato i sintomi che lo hanno portato ai controlli: confusione mentale, difficoltà di concentrazione e un calo della memoria a breve termine. Una TAC eseguita alla UCLA ha poi rivelato la presenza del tumore. Descrivendo la gravità della malattia, Collins ha spiegato: «Ciò che rende il glioblastoma così pericoloso è che cresce in uno spazio molto limitato e circoscritto - il cranio - ed è molto aggressivo e può espandersi». Ha aggiunto anche: «Ciò che lo rende così difficile da trattare, nel mio caso, è che è circondato dal cervello e sta invadendo il lobo frontale - che è ciò che fa di te “te stesso”».

La NBA aveva già comunicato a settembre che Collins stava affrontando cure per un tumore al cervello, ma l’ex giocatore ha spiegato che allora la dichiarazione era volutamente vaga per rispettare il desiderio di privacy della sua famiglia. Ora Collins sta seguendo un trattamento combinato: radioterapia per rallentare la crescita del tumore e chemioterapia mirata a Singapore, sviluppata per la sua specifica forma di cancro. «L’obiettivo è continuare a combattere la progressione dei tumori abbastanza a lungo da permettere la creazione di un’immunoterapia personalizzata per me, e mantenermi abbastanza in salute da poterla ricevere quando sarà pronta», ha dichiarato. Collins ha concluso ricordando l’importanza delle persone che lo circondano: «Una cosa di cui sono sempre stato orgoglioso è avere le persone giuste nella mia vita. Quando mi sono dichiarato pubblicamente come primo giocatore di basket gay attivo nel 2013, l’ho detto prima a molte delle persone a me più vicine».