I rookie Dylan Harper e Derik Queen rendono avvincente questo Pelicans-Spurs
Gli Spurs non si aspettavano di dover soffrire così tanto nel Bayou: vittoria in extremis 132-135 sul parquet di New Orleans al termine di un match apertissimo, con la “lanterna rossa” che ha venduto cara la pelle. L’avvio è stato complicato per San Antonio, otto errori consecutivi dal campo prima che Harrison Barnes sbloccasse la squadra da tre. Difesa Pelicans assente, posizioni aperte a pioggia: Julian Champagnie punisce dalla panchina e l’inerzia gira; De’Aaron Fox infila la tripla sulla sirena per il 25-35 dopo otto minuti di fuoco (28 punti segnati).
La squadra di James Borrego affonda nel secondo quarto tra lay-up sbagliati e mancanza di saldezza difensiva: gli Spurs piazzano un 23-6 in sei minuti, volano oltre i 20 di margine con 10/14 da tre, e Dylan Harper si unisce allo show con 11 punti perfetti (5/5). Devin Vassell mette il punto esclamativo da distanza siderale e San Antonio chiude un primo tempo d’élite a 57-77.
Dopo l’intervallo, però, New Orleans ritrova energia e ribalta l’inerzia: guida Derik Queen, che domina il pitturato e apre il campo con visione e fisicità. Un 22-4 in cinque minuti rimette NOLA in carreggiata, poi Queen completa il capolavoro: 21 punti nel terzo quarto con 6/6 al tiro e 9/9 ai liberi, 4 rimbalzi, 5 assist, per il 45-23 di parziale e il sorpasso 102-100.
Dopo la tempesta, San Antonio respira grazie alle triple di Champagnie, quindi è Harper a rimettere ordine e a spingere fino al 119-127. I Pelicans reagiscono di nuovo: Derik Queen certifica la prima tripla doppia in carriera (33 punti, 10 rimbalzi, 10 assist, con 11/15 dal campo e 11/13 ai liberi), ma è Trey Murphy III a incendiare il Smoothie King Center con 11 punti in poco più di tre minuti, tra triple, schiacciate e liberi, spingendo New Orleans a +1 nell’ultimo minuto. Fox risponde con uno step-back pesante, Queen replica in forza su Kornet per il 132-131 a 30 secondi dalla fine.
Possesso complicato Spurs con otto secondi dopo timeout e rimessa: Mitch Johnson si fida di Dylan Harper, scelta perfetta. L’esterno batte il proprio uomo e appoggia il lay-up della vittoria, mentre Queen non trova la risposta dall’arco sulla preghiera finale. San Antonio scampa alla rimonta e porta a casa un successo di carattere che pesa sul morale e sulla classifica, dopo aver rischiato grosso contro un avversario ultimo in graduatoria ma tutt’altro che arrendevole.