Davis guida la reazione: Dallas piega Houston 122-109 volando nella ripresa

Davis guida la reazione: Dallas piega Houston 122-109 volando nella ripresa
Reazione convincente dei Mavs: dopo il pesante ko contro il campione in carica, Dallas respinge i vicini Rockets 122–109, guidata da un Anthony Davis da 29 punti (14/19) che riscatta la serata horror di OKC (2 punti, 1/9). Duello a distanza con Kevin Durant vinto ai dettagli, con “AD” che accende il terzo quarto (13 punti nella frazione) e indirizza una gara rimasta in equilibrio fino alla pausa sul 57–57. Privi di Alperen Sengun (malattia) e Steven Adams (caviglia), gli ospiti reggono nel primo tempo grazie ai 20 punti di Durant, nonostante la pressione di PJ Washington. La ripresa cambia tono: Houston fatica a creare e subisce transizioni e letture interne dei texani.
 

Il momento spartiacque arriva a metà terzo periodo: Davis intercetta e schiaccia in campo aperto, poi piazza una stoppata su Jabari Smith Jr. Brandon Williams (20 punti) ruba palla a Reed Sheppard e serve Washington per la schiacciata; lo stesso Washington strappa un altro possesso e punisce ancora. È la miccia del 14–0 dei Mavs, che vincono il quarto 37–20 e aprono l’ultimo periodo sul 94–77, prestando il fianco solo a un lieve rientro finale dei Rockets. Ime Udoka non forza nel quarto conclusivo e lascia riposare Durant per l’ultimo tratto, vinto di misura da Houston senza mai rientrare sotto la doppia cifra.

Infatti Dallas continua a correre: dopo l’ennesimo pallone rubato di Williams, Cooper Flagg trova Davis per un altro schiaccione a quattro minuti dal termine (116–102). Il ritmo e la disciplina sui possessi (34 punti generati dai turnover avversari, 28 in contropiede) fotografano una squadra reattiva dopo il tonfo della vigilia. Il verdetto è netto: 122–109 Mavs, con un supporting cast efficace attorno a Davis e Washington. Amen Thompson, reduce da 31, stecca con 7 punti e 6 palle perse; Houston paga caro le imprecisioni e scivola nel secondo tempo. Dallas, tornata a un passo dalla zona play-in dopo quattro vittorie nelle ultime cinque, dovrà confermarsi contro i Nets e poi nell’Utah per proseguire la risalita.